TARANTO. Quinta edizione tarantina della Giornata Internazionale dello Studente e della Studentessa

TARANTO. Quinta edizione tarantina della Giornata Internazionale dello Studente e della Studentessa

L’appuntamento è per oggi 17 Novembre , in Piazza della Vittoria, a partire dalle ore 10.00

Il 17 Novembre è la Giornata Internazionale dello Studente e della Studentessa e, per il quinto anno, scendiamo in piazza per discutere di diritto allo studio, alternanza, edilizia scolastica, ambiente.

In virtù del costante lavoro svolto all’interno di istituti di ogni ordine e grado dell’intera provincia, finalizzato alla lotta contro ogni forma di discriminazione e alla diffusione della cultura delle differenze e dell’educazione all’affettività, Arcigay per il quarto anno aderisce e partecipa alla manifestazione promossa nel capoluogo ionico dai collettivi studenteschi, giunta alla quinta edizione.

Dalle ore 10.00 alle ore 23.30 di venerdì 17 novembre, il Gruppo Giovani del presidio tarantino, denominato “Strambopoli”, assieme ai/alle/a* formatori/trici/t* dell’Associazione Hermes Academy Onlus, sarà presente in Piazza della Vittoria con un banchetto informativo e distribuirà preservativi, volantini legati alle campagne nazionali e materiale prodotto nel corso di attività e percorsi proposti dentro e fuori dalle scuole per contrastare e prevenire fenomeni di omo-bi-transfobia, violenza di genere, xenofobia, cyber bullismo, IST (infezioni sessualmente trasmesse), stigma persone HIV+ (sieropositive) e, più in generale, stigma persone IST+.

Inoltre, in vista del TDoR (Giornata Internazionale in Memoria delle Vittime della Transfobia, che ricorre il 20 novembre), alcuni/e/* attivisti/e/* transessuali presiederanno la postazione per portare la propria testimonianza, nell’ambito della quinta edizione de Il Mese della Cultura delle Differenze.

 

Cos’è la Giornata Internazionale dello Studente?

“Ogni individuo ha diritto all’istruzione. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza e l’amicizia fra tutte le nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire il mantenimento della Pace.” (dall’art. 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani)

Il 17 Novembre del 1939 gli occupanti nazisti uccisero 9 studenti all’Università di Praga ed i loro insegnanti.

Il 17 Novembre del 1973 un carro armato abbatté il politecnico di Atene, per reprimere la rivolta studentesca contro la dittatura militare.

Il 17 Novembre 1989 in Cecoslovacchia la commemorazione del ’39 divenne l’inizio della rivolta contro il regime.

Il 17 novembre 1941, a Londra, il Consiglio Internazionale degli Studenti (International Union of Students) istituì la Giornata Internazionale dello Studente. La tradizione è stata perpetrata dall’Unione internazionale degli studenti (International Union of Students), che insieme all’Unione degli studenti europea (European Students’ Union) preme affinché la giornata diventi una ricorrenza ufficiale ONU.

In tutto il mondo in questi giorni si moltiplicano cortei, manifestazioni, scioperi, ma anche momenti di aggregazione e solidarietà con concerti, dibattiti, reading e tavoli tematici.

Per il quinto anno consecutivo, a Taranto viene organizzata una giornata di lotta, aggregazione e socialità, che si pone l’obbiettivo di far riflettere studenti/esse/* sul diritto allo studio, sull’attuale sistema scolastico, sull’alternanza scuola-lavoro e sulla situazione a livello cittadino. Durante la giornata è, inoltre, possibile incontrare i/le/* volontari/ie/* delle associazioni che lavorano sul territorio, come Strambopoli – presidio Arcigay nella provincia di Taranto, Hermes Academy Onlus, Non Una di Meno Taranto.

La cittadinanza è invitata a partecipare alle attività previste per venerdì 17 novembre dalle ore 10,00 alle ore 23,30 circa in piazza della Vittoria.

Sulla pagina facebook dedicata all’evento leggiamo:

«Siamo le 250mila studentesse e studenti che, il 13 ottobre, in 70 piazze d’Italia, hanno scioperato dall’alternanza scuola-lavoro per liberarsi dal ricatto dello sfruttamento. Abbiamo inondato le piazze e riaperto una fase storica, quella in cui ci riprendiamo il nostro tempo.

E se tutto questo fosse solo l’inizio? Che ne dite di rifare tutto?

Il 17 Novembre è la Giornata Internazionale dello Studente. Anche quest’anno, nel nostro giorno, scendiamo in piazza per discutere  di diritto allo studio, alternanza, edilizia scolastica, ambiente.

Il 13 ottobre abbiamo detto a gran voce che tra essere formati/e ed essere sfruttati/e c’è una grossa differenza. Stiamo costruendo un’opposizione a questo sistema scolastico, attraverso assemblee, comitati, mobilitazioni, ma questo non ci basta!

A chi ci vuole divisi/e, a chi incoraggia la guerra fra poveri/e e intanto basa il proprio profitto sullo sfruttamento, rispondiamo con la messa in rete delle diverse esperienze e con la solidarietà. Solo mobilitandoci assieme possiamo spezzare la catena di sfruttamento della quale tutte e tutti siamo parte!»

 

Programma della giornata

Ore 10.00 Apertura

Ore 10.30 DJ Set Rudy Peluso

Ore 11.00 Esibizioni dal vivo e interventi

Ophelia

Trooby Leaf

Gaia Altavilla

Lost sins celebration

Mussels open on fire

Ore 15.00 Assemblea Pubblica sull’Antifascismo

Ore 17.00 Esibizioni dal vivo e interventi

Motus

Oneway

Longo

Cortenova Endless

Antalgica, Firstline

Sound of magic

Peppe Axo

Undertales

The Hallcat

Elit

Melga

Shot Fi Kill + dancehall dancers

 

Comunicato di UDS Taranto

Se non li/le ri-conoscete…smascheriamoli/e! #antifa

I ragazzi e le ragazze di Azione Studentesca Taranto hanno deciso che a scuola non bastavano i problemi già esistenti, ma serviva un po’ di strumentalizzazione!

In quanto sindacato studentesco antifascista, antisessista ed antirazzista, vogliamo sfatare alcuni falsi messaggi e ribadire che il fascismo esiste ancora. A volte, lo si deve solo smascherare.

Tra oggi e ieri, AS ha fatto un sit-in all’IISS Archimede e un volantinaggio davanti ad alcune scuole di Taranto. In entrambi i casi, la strumentalizzazione e il revisionismo a favore di “una scuola identitaria” non sono mancati.

Non possiamo accettare che, all’interno dei luoghi della formazione, in cui si dovrebbe diffondere una cultura che abbatta le barriere erette dal sistema, fatte di pregiudizi, stereotipi e diktat sociali, passino inosservati messaggi nazionalisti e xenofobi, nascosti da quello che, apparentemente, potrebbe sembrare un volantino che parli di problemi studenteschi.

“Riprenditi il domani!” si legge nel retro del volantino distribuito. Ma attenzione: coloro che ci dicono di “Uscire dal gregge ed entrare in azione, per riprenderci il domani” sono gli/le stessi/e che legittimano questo sistema neoliberista, patriarcale, maschilista, fondato sulla meritocrazia, la corruzione e la mafia che non perde tempo prima di agire contro il/la più debole attraverso la repressione e la violenza e che è la prima causa dell’annientamento del nostro futuro.

Se non li/le ri-conoscete… smascheriamoli/e!

Nell’epoca dello sfrenato neo-liberismo, in cui sembra che le grandi industrie capitaliste, le multinazionali, le lobbies finanziarie e bancarie siano servite di dovere dai vari Governi succedutisi fin ora, a capo delle grandi potenze economico-militari mondiali, le disuguaglianze sociali si incrementano sempre di più.

A causare ciò è stata una produzione sfrenata dei mercati che non si è limitata a favorire il potere dei più grandi capitalisti mondiali (ricordiamo: otto persone detengono la ricchezza di 3,6 miliardi di persone, metà della popolazione mondiale, che equivale all’ammontare di un capitale pari più o meno a 426 miliardi di dollari, secondo Rapporto Oxfam), ma che ha reso a “norma di società” la coscienza dei/delle più.

Le grandi guerre economiche, mascherate dai mass media attraverso questioni religiose e attacchi terroristici “inspiegabili”, hanno prodotto come risultato non solo un agghiacciante e permanente stato di povertà, ma anche una “guerra fra ultimi/e” spaventosa.

Questo “puntarsi il dito” fra emarginati/e ed esclusi/e sta portando, a livello internazionale, ad una terribile avanzata e deriva delle politiche fasciste, nazionaliste e xenofobe, che viene ben vista dai popoli che sono accecati dalla rabbia e che cercano un facile nemico contro cui scontrarsi.

Per questo motivo, succedono fatti come quello accaduto giorni fa a Varsavia: nella giornata dell’Indipendenza polacca dalla Germania avvenuta nel 1918, l’11 novembre, 60.000 nazionalisti/e ed esponenti dell’ultradestra hanno sfilato per le strade della città. Per lo stesso motivo, il “pericolo nero” di Casapound (candidato Luca Marsella), al ballottaggio ad Ostia è riuscita ad ottenere il 9.04% dei voti (solo il 21% di questi presi nel quartiere Nuova Ostia, fortino del potente clan Spada nonché sostenitore di Casapound alle elezioni). Ancora per lo stesso motivo, è stata concessa dalle istituzioni locali una manifestazione che inneggiava alla marcia su Roma, chiamata dal movimento neo fascista e antisemita di Forza Nuova il 4 novembre 2017. Sempre per le stesse cause, infine, gli/le indipendentisti/e catalani/e hanno subito una così grossa repressione (fisica e della libertà di scelta) durante il referendum per l’indipendenza, che per Puidgemont e i suoi ex 4 ministri è stato emanato un mandato di arresto. Sentiamo ogni giorno di episodi a sfondo razzista e sessista e crediamo che una legge sull’antifascismo (Legge Fiano) approvata in Parlamento non possa contrastarli.

L’antifascismo che rivendichiamo non ammette sopraffazioni, combatte le politiche dei vari Governi (di destra e della pseudo-sinistra) che hanno permesso l’affermazione degli attuali livelli di vita incastrati nella sottomissione capitalistica e che ci ha reso schiavi/e di una cultura della dominazione del “progresso” sull’umanità e dell’ ”individualismo” sulla “socializzazione”. La “coscienza di classe” marxiana è stata uccisa, sostituita dai principi populisti che l’ultradestra di questa epoca continua a portare avanti.
Il fascismo incombe sempre più e il nostro compito, in quanto compagni/e, militanti e attivisti/e, è quello di respingerlo con tutte le maniere possibili, rilanciando idee che rivendicano una cultura emancipante, liberata, antifascista, antisessista, femminista, antirazzista, a partire dai luoghi dei saperi, della formazione, fino ad arrivare a tutti i luoghi pubblici, in cui sviluppare aggregazione e socialità.

Il 17 Novembre, nella Giornata Internazionale dello Studente, noi, come UdS Taranto, e il Movimento Studentesco Taranto organizzeremo una giornata piena di momenti di socialità e cultura, con concerti di band locali, assemblee, interventi sul palco e banchetti informativi, come da cinque anni a questa parte (per i primi due grazie all’impegno del MST), in cui grideremo a voce alta che per fascisti/e e fascismi non c’è spazio né nelle nostre scuole né nella nostra città!

 

 

viv@voce

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