TARANTO. Due Mari WineFest. Sul catamarano Extraordinaria con Vespa Vignaioli e il Don Carlo

TARANTO. Due Mari WineFest. Sul catamarano Extraordinaria con Vespa Vignaioli e il Don Carlo

A far emozionare i giornalisti presenti non bastava il panorama unico e mozzafiato della città di Taranto che si è gustato partendo dal Molo S.Eligio, nei due mari di una città unica nella sua bellezza, sopratutto quando si mira dal mare

Nell’escursione programmata nell’ambito della manifestazione Due Mari WineFest, c’è dell’altro. Si è gustata dell’enogastronomia di eccellenza, sul catamarano Extraordinaria della Jonian Dolphin Conservation, barca dedicata allo studio dei cetacei nel Golfo di Taranto.

Ed è stato proprio Carmelo Fanizza, presidente della Jonian Dolphin Conservation, ad accoglierci in barca, noi ospiti giornalisti alla presenza dello chef stellato Gianfranco Vissani e di Daniel Hager della Southern Glazer’s Wine and Spirits, la più grossa azienda di distribuzione di vino e alcolici negli Stati Uniti.

Una caratteristica unisce le brevi storie che sto per raccontarvi, le persone che le hanno generate e i manufatti eccellenti che hanno prodotto: l’amore profondo, rispettoso e incondizionato, per una terra propria per alcuni, e per ciò che essa produce.

Storie  caratterizzate da creatività, conoscenza della tradizione e capacità di innovare.

Nel Team della Jonian Dolphin Conservation, ci sono uomini e donne, accomunati da una sola passione il mare ed i suoi abitanti. Biologi, guide naturalistiche, esperti uomini di mare e giovani uomini di bordo che rendono unica l’esperienza di navigare nel Golfo di Taranto su splendide barche, come la Extraordinaria. La gemella di Taras consente di vivere una straordinaria esperienza da “ricercatori per un giorno”, che con l’attrezzatura scientifica istallata, rendono il nostro catamarano il mezzo ideale per studiare i cetacei nel loro ambiente naturale.

Vespa Vignaioli per passione, invece è il nome con cui l’azienda Futura 14 si è presentata al mercato italiano e internazionale dal 2014. Bruno Vespa è un giornalista televisivo appassionato del mondo del vino da quando fin dagli anni 70 il grande Luigi Veronelli gli insegnò ad amare gli uomini e le donne che ne fanno parte. Da decenni Vespa ne racconta la storia nei suoi articoli e un giorno ha deciso di farsi egli stesso viticultore associando all’impresa i figli Alessandro e Federico. La famiglia Vespa è proprietaria della splendida Masseria Li Reni sita in Manduria, in provincia di Taranto.

Sul catamarano Extraordinaria avrebbe dovuto esserci con noi anche lui, presente al Due Mari Wine Fest la sera precedente, ma assente per impegni. Del gusto della sua storia ci hanno parlato i suoi vini, presente Antonella Di Palma di Futura14.

Abbiamo assaggiato tre dei sei vini presenti nella  gamma. Il Flarò, rosato IGP Salento, di cui è curioso da dove è saltato fuori il nome….La sera del 12 settembre 2015 il tennis italiano ha vissuto uno dei momenti più belli della sua storia. Al torneo più prestigioso, gli Us Open di New York, Flavia Pennetta ha battuto in finale Roberta Vinci. Due italiane ai vertici mondiali. Nacque così il Flarò che unisce i nomi delle due grandi campionesse, l’una nata a Brindisi, l’altra a Taranto. I vigneti sono a metà strada tra le due città ed è sembrato giusto dedicare a Flavia e Roberta il primo rosato fermo, frutto di un incrocio intrigante e originale tra Negramaro e Aleatico.

Poi il Rosso dei Vespa, primitivo di Manduria DOC, vino cadetto della famiglia. È  stato immaginato  anche dall’enologo Riccardo Cotarella come punto di arrivo della freschezza e della fantasia della natura tarantina sulle tavole, sapido, allegro e sapientemente fruttato.

Infine, NoiTre, spumante rosé millesimato (trenta sei mesi sui lieviti) frutto di uve Negroamaro in purezza. Il nome unisce Bruno Vespa e i due figli associati in questa avventura enologica. Raffinato ed elegante grazie alla lunga permanenza sui lieviti, accompagna con classe momenti diversi della tavola.

Al centro della filosofia di Vespa Vignaioli per passione vi è la produzione di vini di grandi qualità, vini che si fanno interpreti di un territorio. “Per questa avventura ho scelto la Puglia, regione baciata da Dio per le meraviglie che la natura riesce ad offrire. E ho scelto Manduria, in provincia di Taranto, vicinissima al mare Jonio, perché l’amico Riccardo Cotarella, enologo di fama internazionale che mi accompagna con la sua straordinaria sensibilità, ha deciso di condividere la scommessa” (Bruno Vespa).  La Masseria Li Reni di proprietà della famiglia Vespa insieme a una tenuta in cui  sono stati impiantati dodici ettari di Primitivo, è stata scelta perché le vigne sono collocate nell’area più vocata di Manduria, dove le caratteristiche del terreno di origine alluvionale e il microclima favorevole garantiscono risultati d’eccellenza da vigneti con quindici anni di età.

Ma … oltre al vino, c’era altro che già alla vista stuzzicava le nostre papille gustative: il Don Carlo. È  il formaggio nobile prodotto nella storica Masseria del Duca di epoca medioevale.

Non è facile datare la nascita del Don Carlo, in quanto la sua ricetta si è tramandata di generazione in generazione, da un casaro all’altro, tra le mura della masseria sin da quando questa apparteneva alla famiglia del Duca de Sangro, ricco feudatario sin dal ‘600.

Quando Carlo Federico Cassese, con i suoi figli, acquistò la Masseria del Duca, da buon intenditore apprezzò subito le caratteristiche uniche di questo formaggio vaccino, stagionato nei locali antichi della masseria e cercò in tutti i modi di valorizzarlo continuandone la produzione così come dettava l’antica tradizione: formaggio vaccino ottenuto con caglio di capretto, salato, dal gusto intenso che diventa sempre più deciso, con note di piacevole piccante.

Il Don Carlo è un formaggio a pasta dura finemente granulosa la cui crosta è trattata a scopo conservativo con pregiato olio extra vergine di oliva che le dona una colorazione dorata ed un aroma unico. Formaggio che da alcuni anni è il “Don Carlo”, in onore di quel nonno tenace e carismatico che ha fondato quell’azienda oggi gestita dalla Società Agricola F.lli Cassese s.s., che ne riunisce figli e nipoti sotto il marchio inMasseria, di sede a Grottaglie che giornalmente produce uova freschissime, pregiato olio extra vergine di oliva e genuini prodotti caseari.

Oggi il “Don Carlo” è presente come prodotto di eccellenza in importanti nicchie di mercato sia in Italia che all’estero e deve molto delle sue fortune ad Alberto Marcomini, considerato il talent scout del formaggio italiano, che lo ha scoperto e lo ha portato alla ribalta nazionale.

Di recente è stato anche inserito nella speciale guida del Gambero Rosso riservata ai migliori formaggi d’Italia, ed ha ricevuto la Menzione Speciale come miglior formaggio di fattoria al concorso nazionale Alma Caseus svoltosi al Cibus di Parma.

Un particolare plauso va agli organizzatori dell’evento che ci ha visti ospiti, che hanno fatto loro e ci hanno voluto offrire una esperienza di cultura del mangiare bene, offrendoci l’assaggio di prodotti di elevata qualità, sani e nutrienti, che ci hanno fatto apprezzare quei gusti, quei sapori e quei profumi, compreso quello dei due mari, autentici della nostra terra d’origine e non, la Puglia e in particolare di Taranto e la sua provincia.

Manufatti, che costituiscono un contributo concreto ed importante per una produzione di qualità in armonia con la natura, la terra e il mare.

Vito Piepoli

viv@voce

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