MANDURIA. Legambiente e i “nostalgici del tubo”

MANDURIA. Legambiente e i “nostalgici del tubo”

Il sindaco di Sava con il suo incomprensibile ostruzionismo e il presidente Emiliano ad assolvere la precedente amministrazione dalle gravi inadempienze

Puntuale e geniale come sempre arriva la vignetta satirica di Paolo Piccione che disegna al meglio anche  il pensiero dei “legambientini” ed il quadro politico in cui ci siamo barcamenati in questi lunghi anni.

Legambiente accanto a migliaia di cittadini si è opposta alla realizzazione di  un progetto mostruoso che fu imposto alla cittadinanza. Le popolazioni e le amministrazioni di Manduria e Avetrana che si sono susseguite, si sono opposte in tutti i modi per poter scongiurare la realizzazione della condotta sottomarina che avrebbe causato disastri ambientali non riparabili.

Il vero mostro non é il depuratore che al contrario è un opera pubblica di primaria importanza che tutti quanti abbiamo auspicato venisse progettato e messo in funzione nel migliore dei modi. Ci siamo invece confrontati con il peggior progetto che per la sua disastrosità supera ogni immaginazione. Ogni tentativo di modifica è stato vano! La proposta di Legambiente di realizzare la fitodepurazione (bacini in grado di creare meravigliose oasi già collaudate a Melendugno) accolta anche dal CNR è stata superata dalla idea di realizzare vasche molto più impattanti distribuite nelle nostre aree protette e di alto pregio ambientale fino a ruscellare a ridosso del mare. Eppure il nuovo progetto proposto dapprima in fiera pessima e poi in riunione con le associazioni è stato bocciato dal consiglio comunale.

Invitiamo a questo proposito la Regione Puglia a illustrare il progetto nell’unica sede ove potrà avere un eventuale seguito e cioè in consiglio comunale, il quale recentemente ha inutilmente individuato la giusta localizzazione del luogo ove riteniamo ovviamente corretto costruire un depuratore e cioè in contrada Laccello.

Ogni altro tentativo di delocalizzare il sito del depuratore è rimasto quindi vano ed  è stato definitivamente affossato nella ultima riunione tenutasi in prefettura, ove abbiamo dovuto perfino sentire i rappresentanti istituzionali riferire che la condotta sottomarina, ove realizzata, sarebbe stata “una tecnica di depurazione ineccepibile” è ciò per il solo fatto che lo prevedeva la legge.

Legambiente auspica che tali affermazioni vengano censurate e non avallate perché la politica del tubo è e sarà sempre da noi considerata un gravissimo errore causa di reati contro l’ambiente e di gravissimi danni ambientali contro il territorio.

Il sindaco di Sava voleva evidentemente giustificare il suo incomprensibile ostruzionismo messo in campo in questi anni contro gli ambientalisti e le popolazioni dei paesi limitrofi mentre il presidente Emiliano voleva in qualche modo assolvere la precedente amministrazione dalle gravi inadempienze che egli stesso ha poi cercato parzialmente di riparare! Non può dimenticarsi che i partiti della precedente amministrazione sostengono quella attuale.

Eppure con grande soddisfazione abbiamo ottenuto, proprio di recente ed a seguito di oltre quindici anni di protesta, l’eliminazione – speriamo definitiva ed in ogni dove – del concetto tecnico dello scarico in mare dei reflui a mezzo di condotta sottomarina, proprio grazie alla disponibilità del neo presidente, che ha mantenuto la promessa data in campagna elettorale, pur rimanendo nostalgicamente abbracciato al tubo insieme al sindaco savese! E ciò benché si sia fatto promotore con i nostri consiglieri regionali della recentissima modifica della legge del piano di tutela delle acque.

Purtroppo abbiamo appreso che proprio nulla si sarebbe più potuto fare per la delocalizzazione salvo che qualcuno non avesse avuto intenzione di mettere mano al proprio portafoglio personale e uscire fuori qualche milione di euro.

Allora ci chiediamo perché tanti consigli comunali accesi fino ad arrivare alla crisi governativa del comune se poi non si sarebbe comunque potuto fare nulla neanche nella ipotesi in cui si fosse individuato un nuovo sito?

Perché invitare l’amministrazione e le popolazioni ad individuare un sito alternativo?

Una cosa è chiara : finché avremo amministratori insensibili alle tematiche ambientali ci ritroveremo sempre con progetti mostruosi e dannosi che neanche le attuali amministrazioni pur volendolo riescono più a modificare; e come al solito ci imporranno la legiferazione di emergenza ( con le solite frasi: “siamo in procedura di infrazione… stiamo inquinando… va innalzata la discarica… non abbiamo alternative… non è colpa nostra, abbiamo ereditato questo progetto…”) da loro tanto amata.

Inutile ricordare gli esempi di Melendugno, Fasano e Noci! Si tratta di progetti straordinari ed all’avanguardia che tutelano al massimo il territorio e l’ambiente e che, guarda caso, sono nati fin dal inizio con la collaborazione dei tecnici di Legambiente.

Ed allora auspichiamo di imbatterci sempre in amministratori sensibili alla tutela dell’ambiente che progettino e  realizzino opere pubbliche nel rispetto delle norme sull’ambiente di concerto con quelle associazioni ambientaliste, come Legambiente, che mettono sempre a disposizione i propri professionisti affinché il progresso della scienza venga sempre legato in maniera inscindibile all’obiettivo di contrastare il degrado ambientale che minaccia gli equilibri ecologici, colpisce la vita degli uomini di oggi e ipoteca il destino delle future generazioni.

Un saluto al grande e talentuoso avv. Paolo Piccione.

Il Presidente di Legambiente Manduria

Avv. Giuseppe De Sario

viv@voce

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