Amministrative Martina Franca: presentata interpellanza parlamentare sul caso “Ancona”

Amministrative Martina Franca: presentata interpellanza parlamentare sul caso “Ancona”

Vico(Pd): “Chiediamo l’intervento tempestivo del Ministero degli Interni, in vista del turno di ballottaggio”

“Occorre fare chiarezza su quanto avvenuto a Martina Franca (Ta) durante il primo turno delle elezioni amministrative. Per questo chiediamo l’intervento tempestivo del Ministero degli Interni. Va garantito il legittimo diritto dei candidati a svolgere la campagna elettorale in vista del turno di ballottaggio e quello dei cittadini ad essere pienamente informati su chi siano i candidati in corsa”.

Così il deputato Dem Ludovico Vico, che ha presentato insieme ai deputati pugliesi del Pd – Cinzia Fontana, Grassi, Ginefra, Capone, Mongiello, Bordo, Losacco, Mariano, Ventricelli, Massa, Pelillo, Cassano – un’interpellanza urgente al ministro Marco Minniti dopo l’esclusione dal ballottaggio per un errore materiale del candidato e sindaco uscente democratico, Francesco Ancona.

Nell’interpellanza si spiega che la partecipazione dei candidati al turno di ballottaggio è fortemente contestata: è infatti stato escluso il sindaco uscente, che a causa di un mero errore materiale, commesso dal Presidente del seggio della sezione n. 9, si sarebbe visto sottrarre indebitamente 30 voti, determinanti ai fini dell’ammissione al turno di ballottaggio, essendo egli arrivato formalmente terzo, con un distacco di soli 7 voti dal secondo classificato.

Francesco Ancona, ha immediatamente presentato istanza in autotutela all’Ufficio elettorale presso il tribunale di Taranto per chiedere la correzione dell’errore materiale, affinché gli fossero assegnati e attribuiti i 252 voti validi, anziché i 222 trascritti, e così poter legittimamente partecipare al turno di ballottaggio, allegando anche una dichiarazione del Presidente del seggio relativa all’errore materiale commesso, ossia l’indebita sottrazione di 30 voti che erano stati espressi in favore del solo candidato, senza preferenza per nessuna delle liste ad esso collegate.

L’Ufficio elettorale, tuttavia, letta l’istanza in auto-tutela, ha affermato di non essere competente a valutare eventuali dichiarazioni ad essa allegate nelle quali si dava atto di un errore nella compilazione del prospetto, e che un eventuale riesame delle schede scrutinate costituiva un attività preclusa a quell’ufficio, e dunque ha rigettato l’istanza, di fatto così escludendo dalla partecipazione al ballottaggio il candidato Francesco Ancona, illegittimamente figurante come terzo.

Ad accrescere l’incertezza e la confusione in vista del prossimo turno elettorale del 25 giugno, vi sono altresì i numeri ancora oggi riportati sulla pagina web del Ministero dell’Interno, e secondo i quali tra i due candidati con maggior numero di preferenze, e dunque ammessi al ballottaggio, figurerebbe anche Francesco Ancona, che risulterebbe secondo con 8.367 voti di preferenza.

“Con l’interpellanza urgente – spiega Ludovico Vico – chiediamo al ministero dell’Interno se e quali iniziative urgenti intenda adottare, in attesa che le indagini della magistratura amministrativa facciano il loro corso. La gravità dei fatti appare evidente soprattutto alla luce del fatto che l’errore materiale e di calcolo, purtroppo sempre possibile nello svolgimento di attività umane, si sia rivelato come non correggibile sul piano burocratico”.

“Riteniamo ingiustificabile – conclude l’esponente Dem -, nonostante l’ammissione di responsabilità dello stesso Presidente di seggio autore dell’errore che ha sottratto preferenze a Francesco Ancona, che non si ponga rimedio ad una indebita esclusione di un candidato al turno di ballottaggio”.

viv@voce

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