SAVA. La scuderia IAIA: “na morra” di avvocati e tecnici che non sono stati in grado di fare una beneamata cippa

In 5 anni hanno completamente eluso la risoluzione delle emergenze che il paese chiedeva

E così siamo arrivati al capolinea. Mezzo decennio di monopolio IAIA, all’interno del nostro Palazzo municipale, sta per finire. Francamente, era ora! Ma andiamo ai due temi dell’articolo: gli avvocati e i tecnici, dicasi geometri e ingegneri.

Entrambi fanno parte di due branche amministrative abbastanza importanti: il Contenzioso e la realizzazione del PUG (Piano urbanistico generale). Sul primo abbiamo detto di tutto e di più: vero e proprio pozzo di San Patrizio dove attingono quasi tutti. Dagli avvocati ai “malcapitati”, spesso vittime di buche stradali. E su questo Dario IAIA è sul banco degli imputati in quanto non è riuscito minimamente a ristrutturare la vera sanguisuga savese.

IAIA ha proseguito nell’opera: lottizzato gli incarichi, distribuito a volontà, clientelare s’intende, cause che molto probabilmente con transazioni avrebbero permesso al nostro Comune un bel risparmio di denaro senza che sia il giudice a intimare il pagamento al “malcapitato”, oltre alle esose spese legali. E così, in mancanza di una giusta linea politica, IAIA ha portato il contenzioso quasi al collasso, facendo finta di averlo sistemato ma una miriade di cause battono cassa e sarà il giudice di pace a decretare il danno.

Potenzialmente, alla sua investitura, avrebbe dovuto organizzare meglio il comparto del parco comunale. In primis, la sistemazione delle buche. Ma ci sono stati disastri, danni, provocati dall’incuria amministrativa e la sua amministrazione, in prima linea il dottor Pasquale Calasso risulta il vero artefice di questo disastro, ha fatto cilecca. Di brutto anche.

Forse se avesse convenzionato un gruppo di giovani avvocati, magari savesi, molti problemi non ci sarebbero stati. Con parcelle esose di sicuro. Ma IAIA ha fatto e sfatto a suo piacimento tutto ciò che ha voluto, complice un’opposizione che dire all’acqua di rose è troppo generoso. E il Contenzioso è lì, come una spada di Damocle a prosciugare, il più possibile, il denaro del contribuente.

Tecnici, geometri e ingegneri: nella scuderia di IAIA anche queste qualifiche professionali sono state ben corpose. E di che maniera pure. Sul tavolo batteva l’emergenza del Piano Urbanistico Generale (PUG), strumento questo che dà disciplina urbanistica a livello comunale e viene elaborato in previsioni strutturali e previsioni programmatiche. E anche su questo, IAIA ha fatto cilecca. L’aria fritta, e su questo è bravo il candidato IAIA, prendeva corpo in due riunioni pubbliche in Sala Amphipolis.

Una porta la data del 2014 e l’altra, guarda caso, in questo clima preelettorale. Risultato? Nisba. Ma proprio niente. Propositi sì. Quelli non sono mai mancati. Ma di fatto nulla. A sentire autorevoli tecnici, per preparare il PUG a Sava, ci sarebbero voluto 6 mesi per la preparazione. E questo ci poteva stare. Tanto, hanno avuto 5 anni! Dopo i sei mesi della preparazione il PUG venva inviato alla Regione per la sua completa approvazione. E siamo ad un anno.

Il Pug poi, avrebbe dovuto essere dibattuto nel Consiglio comunale per apporre qualche “limatura”. E nell’arco di 18 mesi, Sava avrebbe avuto questo importante strumento urbanistico. Di fatto, in 5 anni, non c’è stato nulla. Ma proprio nulla. Ma IAIA deve presentarsi al savese e dire cosa ha fatto e come sta lasciando la Casa comunale, compresi i bilanci.

Se dal Medio Evo, come diceva lui pompandosi oltre il dovuto nel primo semestre di insediamento della sua amministrazione, il nostro paese è uscito la new entry si chiama Paleolitico Inferiore.

Ecco, su questo IAIA è stato bravo. A far indietreggiare così tanto il nostro pese.

Non c’era mai riuscito nessuno. A lui diamo direttamente questo merito. E tutto suo.

Compreso quello delle lottizzazioni selvagge.

Giovanni Caforio

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