Salento. DEAFAL ONG a sostegno del Comitato No TAP

Nota stampa

In merito alle vicende che riguardano il Salento e l’eradicazione dei primi 200 ulivi su 2.000 previsti per l’espianto, Deafal ONG vuole inviare il suo sostegno al Comitato No TAP.

L’opera TAP (Trans-Adriatic Pipeline) porterà 10 miliardi di metri cubi di gas azero in Europa a partire dal 2020, riducendo così la dipendenza dei rifornimenti di gas dalla Russia.

Ciò che non viene messo in luce, però, è che l’Italia abbia già un buon grado di diversificazione delle fonti di gas, importandone non solo dalla Russia ma anche dal Nord Africa e dal Mare del Nord, in un periodo storico che vede ridurre le capacità di importazione di gas a favore di fonti rinnovabili e sostenibili.

L’Azerbaigian, dal quale importeremo il gas, ha già evidenti problemi nell’estrazione e esportazione di gas che potranno acuirsi nei prossimi anni.

L’opera non avrà un impatto positivo sui costi del gas: il costo dell’importazione è addirittura superiore a quello attuale che proviene dalla Russia.

La TAP non è un’opera utile e strategica per l’Italia.

Inoltre, l’opera TAP è incompatibile con il territorio costiero salentino, con la flora e la fauna presenti nell’area San Foca- Melendugno (Le).

La TAP è in contrasto con le scelte della comunità locale, che ha apertamente dichiarato la propria contrarietà a questo progetto e da diversi giorni manifesta il proprio dissenso.

La TAP è potenzialmente un pericolo per il settore agricolo del territorio e, in particolare, per i piccoli agricoltori salentini.

Deafal ritiene che un’opera che impatti negativamente gli ecosistemi terrestri e marini non debba essere fatta.

Deafal ritiene che l’eradicazione di 2.000 ulivi sia un danno inutile e irreparabile e che deve essere fermato.

Inoltre, Deafal condanna le azioni di repressione della comunità locale, dei cittadini e delle cittadine pugliesi e della società civile.

Siamo a favore dell’autonomia e l’autodeterminazione delle comunità, per una politica di sviluppo sostenibile vera, che punti alla valorizzazione delle colture e culture locali.

Per questa ragione Deafal è con il movimento No TAP.

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