Natalia Pichierri: “L’uomo ha delle risorse straordinarie ma se non le sa utilizzare o non le utilizza potrebbe morire”

Natalia Pichierri: “L’uomo ha delle risorse straordinarie ma se non le sa utilizzare o non le utilizza potrebbe morire”

Il pensiero dell’ ingegnere, classe 1982, tarantina di origine e coccolata dalla capitale d’Italia da un pò di anni

Oggi 15 marzo si concluderà alle 17 la quarta lezione del corso nella facoltà di Ingegneria RomaTre.

Dai suoi seminari su “Il mercato mobile delle App: Opportunità, Tecnologie e Linguaggi” sono emersi dei dati interessanti. Sono circa 1,66 milioni di persone che lavorano con applicazioni mobile. Le app e il relativo ecosistema sono nati negli Usa con il lancio del primo iPhone è del 2007, seguito dall’ apertura dell’App Store nel 2008.

In media ci sono 32 App sul cellulare di ognuno di noi. I numeri sono simili per la piattaforma Android e per quella iOS, ma chi ha un iPhone tende a spendere di più: solo il 55% scarica unicamente app gratuite, e c’è un 1% che fa download in prevalenza a pagamento.

Se il boom della App Economy offre l’opportunità ai giovani, guardando ai grandi numeri il settore è in mano a pochi. Si tratta di una sorta di monopolio che nel 2015 ha visto la società di Mark Zuckerberg in testa alla classifica come guadagni raggiunta nell’ultimo periodo da produttori di giochi tra cui Niantic e Nintendo.

Oltre il 60% del tempo trascorso sugli smartphone avviene su una qualche app.

Del milione e mezzo di app disponibili su AppStore, gli utenti però alla fine ne utilizzano con continuità meno di 10. Ma se non si ha un’app non si esiste nello spazio digitale perchè solo chi innova ha una qualche chance di restare sul mercato, o farsi notare dagli investitori.

Una serie di dati relativi al mercato delle applicazioni, sottolineano che entro il 2020 i profitti da esso generati aumenteranno dai 41,1 miliardi di dollari registrati nel 2015 a ben 101 miliardi.

Si svolge per tutto marzo e aprile 2017 c/o la facoltà di Ingegneria RomaTre il corso “Developing iOS 10 Apps with Swift 3” che insegna a programmare e a trasformare le proprie idee in applicazioni per dispositivi marchiati Apple. Un corso unico nel suo genere e il primo in Italia. 

A volere l’iniziativa sono stati soprattutto gli studenti rappresentati da Claudio Cocciatelli e Simone Parisella ben ascoltati dal direttore Prof. Paolo Atzeni che ha permesso questo evento.

In circa circa 20 ore,il corso cerca di portare nelle aule universitarie l’esperienza dell’Ing. Pichierri ad un costo praticamente nullo. Alla base la voglia di realizzare un progetto di più ampio respiro che parte da un’esperienza in Rai di più anni ma che si stacca notevolmente per consulenze in grandi aziende fino alla formazione per ingegneri tenuta per la DIA (dipartimento Antimafia del Ministero degli Interni – sez. informatica), Honda Motors R&S, alla collaborazione con la facoltà di Ingegneria di Torvergata per la ricerca sul “Riconoscimento automatico delle emozioni indotte dalla musica” e per i primi Seminari Apple incontra RomaTre sulle tecnologie più evolute e complesse per la realizzazione di App.

“Il cellulare è sempre con noi” ribadisce Natalia, “abbiamo lo strumento più potente che sia esistito nelle nostre mani, eppure solo pochi hanno capito che è una grande strumento. Dobbiamo solo imparare ad utilizzare la testa”.  

Il sogno? Realizzare una piccola Silicon Valley aperta a chiunque abbia voglia di trasformare le proprie idee in un lavoro che unisca colori, musica e giochi ma soprattutto senza il vincolo della California e con l’augurio che anche chi è nato in realtà piccole come quelle pugliesi possa avere una mentalità verso l’innovazione e il vantaggio competitivo e cogliere le opportunità del domani.

viv@voce

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