Cade la teoria del Beauty Premium. Le persone attraenti non guadagnano di più

Essere più belli non denota un maggior guadagno. Secondo una recente ricerca sono le persone intelligenti ed estroverse a guadagnare di più

Se in passato gli economisti hanno discusso ampiamente sul cosiddetto “Beauty premium” contrapposto all’ “Ugliness Penality”, (criterio secondo il quale le persone esteticamente più attraenti sarebbero maggiormente avvantaggiate rispetto a quelle poco avvenenti, in relazione all’ammontare dello stipendio), Kanazawa in collaborazione con Still dell’Università del Massachusetts a Boston, hanno smentito questa teoria.

Non è solo la fisicità a giocare un ruolo predominante per il compenso lavorativo, ma fattori che prescindono dall’estetica individuale. Lo studio ha esaminato i dati provenienti da un campione rappresentativo della popolazione americana (tra l’altro già utilizzati per una precedente indagine), riguardo all’aspetto fisico nell’arco di tempo di tredici anni. I risultati hanno mostrato come le persone non sono necessariamente discriminate a causa dei canoni estetici.

Nel dettaglio, analizzando i fattori legati alla salute, all’intelligenza ed alle caratteristiche personologiche, l’attinenza tra aspetto fisico e guadagno economico viene a mancare. Anzi, per la prima volta si evince come sono proprio le persone esteticamente meno attraenti ad avere maggiori profitti, proprio perché gli individui più intelligenti, in salute e con personalità positive sarebbero più produttivi e di conseguenza ne beneficerebbero di più in termini economici.  

Dal punto di vista della suddetta ricerca, il Beauty premium e l’Ugliness penality  sarebbero soltanto fenomeni illusori tratti da analisi secondo cui non si è prestata particolare importanza a tutti gli altri aspetti correlati alla fisicità individuale.

“Se è vero che già fin da piccoli i soggetti più attraenti sono più propensi a sviluppare personalità estroverse e propositive rispetto a quelli meno belli, le persone più attraenti guadagnerebbero di più non perché meramente attraenti, ma perché più in salute, più intelligenti, estroversi e coscienziosi”.

Rossana Pesare