MANDURIA. “Rappresentanza di genere: il caso Manduria”

MANDURIA. “Rappresentanza di genere: il caso Manduria”

Nota stampa del Movimento Manduria in Più

Si è svolto avanti ieri, 5 marzo, presso la sede del Movimento Manduria in Più l’incontro relativo alla mancanza della rappresentanza di genere all’interno della Giunta Comunale della nostra Città.

Numeroso il pubblico che ha seguito con grande attenzione e interesse il dibattito moderato da Maria Pasanisi, coordinatrice cittadina del movimento, a cui hanno preso parte Simona Scarpati, avvocata e co-coordinatrice Provinciale de “La Puglia in Più”, Vera Guelfi, Presidente della Consulta Regionale Femminile. Sono inoltre intervenuti Angela Moccia, ex assessora della Giunta Comunale, e Roberto Massafra, Sindaco di Manduria.

Il dibattito si è aperto con una attenta disamina delle leggi che regolamentano la rappresentanza di genere all’interno degli organi istituzionali, le cui norme cogenti non ammettono deroghe salvo a provare, con dovuta documentazione, la reale ed effettiva impossibilità al rispetto delle quote previste e cioè “nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%”.

La rappresentante della Consulta Regionale ha evidenziato quanto ci sia ancora da fare a livello legislativo, e innanzitutto a livello regionale dove da oltre 2 anni è ferma la modifica della legge elettorale, al fine di incidere in maniera cruciale sulla presenza delle donne in politica.

Fra gli intervenuti anche il Sindaco che è stato invitato a prendere la parola.

Ci saremmo aspettati non rassicurazioni, ma quanto meno un atteggiamento consapevole della gravità della situazione e quindi una manifestazione almeno d’intenti, a voler provare a risolvere in questo ultimo scorcio di attività amministrativa, una situazione che mortifica il territorio tutto. La sua soluzione prospettata va nella direzione di votare nella prossima tornata elettorale un sindaco donna, consiglieri di maggioranza donna perchè solo così gli uomini (metaforicamente chiamati “polli che non si lasciano togliere le penne prima di di essere messi in forno”) dovranno farsi da parte.

Quindi il tutto demandato all’elettorato e non a chi governa….. Ha affermato che l’attuale situazione non si è verificata per sua volontà ma in politica bisogna tenere conto dei gruppi di maggioranza, che evidentemente non sono stati di nessun supporto in questo senso. Siamo ancora una volta sotto lo schiaffo di una manciata di persone che da 4 anni gestiscono il Palazzo di Città e la cui unica preoccupazione è quella di rimanere al potere (?) non facendosi scrupoli di alcun tipo e affermando con arroganza il proprio ruolo.

Riteniamo che la situazione sia davvero preoccupante, soprattutto perchè davvero manca la consapevolezza di base dei ruoli e delle responsabilità che riguardano chi governa.

Noi continueremo a monitorare la situazione e a verificare ogni forma d’intervento prevista dalla legge (a Brindisi il Prefetto è intervenuto per gli stessi motivi, imponendo il riequilibrio di genere) che ci faccia uscire da questo meccanismo perverso in cui ognuno interpreta le leggi a suo uso e consumo.

viv@voce

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