MANDURIA. Scuole al freddo. L’Einaudi è in testa

MANDURIA. Scuole al freddo. L’Einaudi è in testa

Protesta degli studenti dell’importante Scuola media superiore messapica

“A lei sembra giusto andare a scuola con coperte e plaid vari?”, apre così l’incontro un giovane studente dell’Einaudi.  Certo è che questo freddo glaciale ha messo in ginocchio quasi tutti gli impianti di riscaldamento, compreso quello delle scuole. “Ma che dice? Vuole forse giustificare lo stato di disagio che stiamo attraversando in questi giorni?”

Assolutamente no. E ci mancherebbe.

“Guardi all’Einaudi i termosifoni sono stati accesi in modo saltuario prima delle festività natalizie”.

E poi?

“Dopo l’Epifania, invece, gli elementi scaldanti  sono rimasti gelidi, più gelidi della temperatura all’esterno”.

Le voci da fuori, dicono spesso, che a volte questo può essere un motivo per ritardare l’inizio delle lezioni …

“E mi creda, non è un modo come un altro per non andare a scuola come molti, da fuori, lasciano intendere”.

Sguardo vispo stampato sugli occhi di un bruno 17enne. Ma siete andati dalla dirigente scolastica a manifestare questo disagio?

“La dirigente è a conoscenza di questo nostro disagio. Molti di noi hanno disertato i giorni scolastici del 2017”.

E alla luce di tutto questo, pare che la dirigente ha chiesto la giustifica. Motivo?

“Incredibile, direttore. La dirigente ha chiesto il certificato medico. In assenza di questo, non ci ammetterà alle lezioni”.

Addirittura? Un certificato medico che giustifichi le assenze per un incredibile freddo in cui molti di voi non sono entrati a Scuola per il chiaro motivo del gelo imperante?

“Si. Direttore. Ci creda”.

E chi medico farebbe un certificato fittizio, attestando una presunta malattia, quando le ragioni, da giustificare, sono ben altre?

Giovanni Caforio

viv@voce

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