SAVA. Un anno se ne va ed un altro arriva. Le colpe di un amministrazione e quelle, gravissime, di una opposizione

SAVA. Un anno se ne va ed un altro arriva. Le colpe di un amministrazione e quelle, gravissime, di una opposizione

Lo stagno politico savese e le illusioni di un amministrazione fatta di presuntuosi arroganti e strafottenti

Ed eccoci arrivati alla fine corsa, mancano poco più 4 mesi, di una compagine amministrativa che nella primavera del 2012 aveva disegnato per il paese, nel suo programma elettorale, un avvenire nuovo e fatto di grande speranze. Ma a Sava, nel classico detto popolano, diciamo che “quannu squajia la nei si vetunu li stronzuri …”, ovvero quando le promesse non trovano riscontro con la loro operosità si vedono ben presto i risultati.

E così IAIA, sindaco pro tempore savese, si è caricato una croce ben pesante che le sue esili spalle non hanno retto. E in questi quasi 5 anni abbiamo visto di tutto, a differenza di una opposizione che non è mai esistita, la quale avrebbe dovuto controllare l’operato amministrativo di chi amministra la nostra comunità. Una opposizione che deve stare con le spalle al muro e chiedersi cosa ha fatto in questi passati anni di dominio dello IAIA.

Già, è questo che deve chiedersi l’opposizione, tutta, e dire dove stava quando tante cose sono succedute e verificate in modo scabroso nella nostra Sava. Dove stava quando l’attentato alle auto del sindaco IAIA meritava una visione più attenta rispetto ai tanti depistamenti attuati sulla stampa locale: attentato contro la legalità, attentato fatto dai poteri forti savesi, attentato insinuato addirittura da fantomatiche speculazioni edilizie. Dove stava? Ci dicano dove stava!!!

E dove stava quando veniva prolungato dall’amministrazione IAIA il contratto sui parcheggi pubblici ad una ditta in forte odore di infiltrazioni camorristiche? Dove stava l’opposizione? Chi dica. Dove stava? A Sava diciamo “alli chiuppi”, ovvero al cimitero. E dove stava l’opposizione savese quando furono approvati fuori tempo gli aumenti della tassa della spazzatura, provvedimento questo che se fosse stato impugnato davanti al TAR avrebbe di fatto bocciato il Bilancio e in automatico decretata la fine della legislatura! Già, qui qualcuno ha giocato a fottere gli altri ma su tutto ad innalzare se stesso.

Questa è la realtà che ha dovuto assorbire, in silenzio, un paese ormai stanco e annoiato dal teatrino nella massima assise istituzionale. Queste citazioni sono solo alcune delle carenze dell’opposizione savese, rea di essere stata il braccio nascosto di una compagine amministrativa che ha fatto quello che ha voluto in barba al gioco della nostra democrazia. E IAIA di questo ne ha tratto vantaggio e beneficio. Se la sua amministrazione arriva alla fine della legislatura il merito, e non si fa per dire, è anche dell’opposizione.

Spesso a braccetto, con qualche timido tentativo di “rompere le uova nel paniere” ma poi tutti è entrato nella “norma”, ovvero alla “ulimini beni”. In questi anni abbiamo seguito giorno per giorno la vita amministrativa di questo paese, come d’altronde abbiamo fatto con la passata amministrazione. E tutto quello che il nostro giornale ha messo in evidenza, spesse volte degno di sdegno, non ha sortito il ben che minimo interesse di una opposizione che dai banchi del Consiglio comunale ha registrato anche diverse assenze dei designati dall’elettorale savese.

E il sindaco pro tempore IAIA ha baciato la dea bendata. E della serie “chiù culu ca giudizio”, per dirla sempre alla savese maniera, sta traghettando la sua compagine amministrativa alla fine della legislatura. Se l’amministrazione IAIA la possiamo tacciare di incapacità, di presunzione, di arroganza e di strafottenza, e questo ci sta tutto secondo noi, dell’opposizione possiamo dire solo una cosa. Determinante. Non è mai esistita in questa legislatura. E IAIA ha trovato terreno facile solo, dico solo, per portare a compimento il suo mandato amministrativo.

E davanti al savese certamente IAIA deve mostrare il suo fiasco quinquennale fatto di illusioni. Rimettendosi al giudizio. Ma l’opposizione con che coraggio deve mostrarsi agli occhi dell’elettore tra pochissimi mesi?

E che questo sia un anno giusto, dopo aver constatato un mare di menzogne dove delle once di verità hanno trovato un vero e proprio muro di gomma …

Giovanni Caforio

viv@voce

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