Taranto. “VERTENZA CEMENTIR”. ORA CONFRONTO CON LA REGIONE PUGLIA PER I 47 LAVORATORI DIRETTI E PER GLI 11 DIPENDENTI DELL’APPALTO

Taranto. “VERTENZA CEMENTIR”. ORA CONFRONTO CON LA REGIONE PUGLIA PER I  47 LAVORATORI DIRETTI E PER GLI 11 DIPENDENTI DELL’APPALTO

Nota stampa della Filca Cisl Taranto Brindisi

Non ha affatto rimosso le proprie rigidità il Gruppo Caltagirone che i sindacati nazionali e territoriali hanno rincontrato stamani, al Ministero dello sviluppo economico, con l’obiettivo di far scongiurare 106 licenziamenti complessivi annunciati in tutti gli stabilimenti Cementir in Italia.

“Abbiamo avuto conferma che 47 degli attuali 72 dipendenti diretti del sito ionico, per essere il nostro territorio rispetto a tutti gli altri riconosciuto come area industriale di crisi complessa – ha riferito Vito Lincesso, segretario generale Filca Cisl Taranto Brindisi potranno ottenere la concessione di dodici mesi di cassa integrazione straordinaria (cigs) e noi abbiamo anche insistito che a fruirne siano a rotazione tutti i 72 ma trovando resistenze, su questo aspetto, nell’Azienda.”

Il confronto verrà ora trasferito in Regione Puglia dove, nel corso dell’ennesimo incontro già convocato dal presidente della task force Leo Caroli per il prossimo 1 dicembre, alle ore 14.30 a Bari, “si dovrebbe procedere alla sottoscrizione dell’accordo – aggiunge Lincesso –  con il quale la stessa Regione si impegnerà alla ricollocazione di questa forza lavoro attraverso i centri per l’impiego, in tal modo consentendo la decorrenza della stessa cigs entro il corrente anno solare.”

 A seguire, lunedì 5 dicembre tutte le parti si ritroveranno per l’ultima volta al Ministero del lavoro  per sottoscrivere, anche con il Governo, l’accordo definitivo.

Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat Cisl Taranto Brindisi considera “non condivisibile la scelta del Ministeri del Lavoro e dello sviluppo economico di ignorare le rivendicazioni dei dipendenti dell’appalto pulizie civili e industriali, per i quali chiedevamo pari dignità con i lavoratori diretti di Cementir in tema di ammortizzatori sociali, ovvero la concessione della cigs anche per loro in caso, appunto, di parziale o totale chiusura dello stabilimento ionico.”

Nell’incontro del prossimo 1 dicembre “chiederemo alla Regione Puglia che anche i lavoratori dell’appalto – conclude Arcadio – vengano ricompresi nell’accordo di cigs benché inquadrati in un settore che, se non titolato a beneficiare contrattualmente degli ammortizzatori sociali, di fatto li ha visti impegnati per oltre 40 anni all’interno del cementificio tarantino, in attività contigue a quelle dei lavoratori edili.”

 

viv@voce

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