Manduria. “LA CARAVELLA DELLE DONNE PERDUTE!” 26 e 27 Novembre presso il teatro Don Bosco

Manduria. “LA CARAVELLA DELLE DONNE PERDUTE!” 26 e  27 Novembre presso il teatro Don Bosco

Si avvicina il grande debutto del gruppo teatrale “La Compagnia del Ciambellano”. Patrocinata dal Comune di Manduria, dalla Pro Loco di Manduria e dal CSV Taranto, il 26 e il 27 Novembre 2016 alle ore 20.30 presso il teatro Don Bosco a Manduria va in scena l’opera prima “La caravella delle donne perdute”, libero adattamento teatrale del film “Totò Peppino e la malafemmina”

 La regista Luciana Stano è riuscita a restituire tutta la prorompente comicità, spontanea e frutto di improvvisazioni, del duo Totò e Peppino che nel lungometraggio danno il loro meglio spaziando dalla semplice gag visiva al teatro puro ed alla commedia dell’equivoco. Autentico cult del nostro cinema più popolare, “Totò, Peppino e la malafemmina” è un classico senza tempo che si (ri)vede sempre con piacere, riscoprendo ogni volta il gusto di una sana ilarità.

COMPAGNIA DEL CIAMBELLANO NELLE PROVE

I protagonisti della rivisitazione sono i fratelli Caponi: Pasquale si cala alla perfezione nel ruolo del villico sempliciotto, tutto lavoro e risparmio, improntato ad una elementare filosofia di vita e incapace di portare avanti un discorso di senso compiuto, troncandolo sempre con un “e ho detto tutto”; Antonio a volte gli si affianca a volte gli si appoggia, così da potersi esibire nell’abituale ruolo di sovvertitore del linguaggio comune, oltre che delle più elementari regole di grammatica e di sintassi, dando vita ad assurde ed esilaranti mescolanze stilistiche e linguistiche.

I due si muovono voluminosi e maldestri in una realtà a loro sconosciuta che vive ad una velocità estranea alle loro abitudini campagnole e che genera in continuazione momenti di indimenticabile surrealismo. In un momento in cui il buonumore è diventato, come non mai, l’antidoto alle preoccupazioni che ci affliggono troppo spesso, ecco servita un’occasione da non perdere se si vuol passare un paio d’ore in assoluta spensieratezza e se si ha voglia di scacciare, con una risata, tutti i cattivi pensieri.

LUCIANA STANO, REGISTA

Non rimane quindi che attendere l’apertura del sipario e tornare indietro nel tempo quando il far ridere era veramente un’arte e … ho detto tutto!!!

viv@voce

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