Disturbi psichiatrici in età infantile, diffusi dati inesatti relativi alla provincia di Lecce

Nota stampa dell’ASL Lecce

In riferimento a diversi articoli apparsi su testate giornalistiche online che hanno dato diffusione alla nota stampa di un’Associazione di volontariato relativa ad un presunto “preoccupante aumento dei disagi o disturbi psichici in età infantile”, l’ASL Lecce intende precisare alcuni aspetti.

Il primo. Il dottor Angelo Massagli, primario della Neuropsichiatria infantile della Asl Lecce, non ha inteso lanciare alcun generico appello, dato che le dichiarazioni riportate tra virgolette sono in parte il frutto di una conversazione informale, off record e quindi non autorizzata né dall’interessato né tantomeno da Asl Lecce, in altra parte autonoma e scorretta attribuzione di parole mai pronunciate.

Semmai, chi ha diffuso queste “notizie” ha voluto semplificare e adeguare al contesto del Salento – in maniera del tutto impropria e collegandole ad uno specifico caso di cronaca – il contenuto di una nota stampa diffusa l’11 ottobre scorso dalla Sinpia, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Nota che, questa sì, parlava di un aumento della casistica del 45%: ma a livello nazionale e negli ultimi 5 anni.

Il secondo punto da chiarire. A fronte di alcuni dati reali diffusi, ve ne sono altri che lo sono soltanto parzialmente e altri che non lo sono affatto. E’ vero, ad esempio, che i quattro poli di neuropsichiatria infantile di Asl Lecce hanno in carico circa 5mila pazienti (4921, dato 2014) ma su un bacino di 188mila minori e non 136mila, come riportato.

L’incidenza è quindi di un caso ogni 37-38 minori: è un dato riferibile a tutta la platea dei disagi più frequenti nelle tre aree di competenza, psicopatologica, neuropatologica e neuropsicologica. Quello riportato (oscillante tra 1 ogni 68 e 1 ogni 100) è probabilmente riferito ai soli casi di autismo, che hanno minore incidenza.

Il confronto, poi, rispetto ad un presunto dato Usa (“1 caso ogni 2000”), invece, appare assolutamente errato e inverosimile: non risulta, infatti, che la provincia di Lecce abbia casi di disagio psichiatrico infantile venti volte superiori a quelli degli Stati Uniti. L’abnormità di questo dato avrebbe consigliato un supplemento di verifica.

Tanto si doveva per correttezza e completezza d’informazione. Ma, soprattutto, per evitare che “notizie inesatte” possano ingenerare nell’opinione pubblica un allarme assolutamente ingiustificato sull’onda dell’emozione suscitata da un singolo caso di cronaca, in cui comunque l’Asl ha svolto in pieno e correttamente le sue funzioni.

 

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