SAVA. Lavori in corso di rifacimento stradale su Via Prato, Via Immacolata e Corso Francia. Un disastro annunciato

Con la pioggia le strade già scarificate mettono alla luce buche spaventose, fuoriuscita di detriti che, al passaggio delle auto, risultano proiettili impazziti contro le abitazioni

A un cartello, della Polizia Municipale savese, affisso a un palo della segnaletica stradale c’è la dicitura: “Divieto di sosta e di transito su queste Vie dal 29 agosto all’8 settembre”. Fin qui tutto bene. Con il cartello s’intende.

La ditta appaltatrice parte come un razzo per la scarificazione delle Vie nel titolo citate. E’ una gran polvere che entra nelle abitazioni adiacenti ma non fa nulla dicono molti residenti. L’importante è che si asfaltino ben bene queste strade.

E così parte la campagna elettorale stradale dell’amministrazione IAIA. Molti dicono, e a ragione pure, perché non sono state fatte negli anni passati? Ma non dobbiamo essere “ignoranti” e tanto meno agire in “malafede”.

La pioggia torrenziale di questi ultimi giorni stoppa di brutto il proseguo dei lavori. Eh già. Forse qualche tecnico scorda che subito dopo il mese di Agosto c ‘è Settembre che porta, in automatico, acqua e acquazzoni. Qualcuno dice, sempre “ignorante” e in “malafede”, ma come si fanno i lavori senza considerare le previsioni metereologiche? Già. Come si fa?

A Sava tutto si fa. Oggi assistiamo a una vera e propria desolazione. Vedere queste tre strade che somigliano più a un tratturo di campagna che ad una Via urbana. Buche, ma dire buche è troppo generoso, voragini che si sono aperte dove la pioggia ha fatto rimuovere pure il detrito messo a dimora di vecchia data. Tombini dell’AQP sopra elevati in modo spaventoso. Dapertutto c’è uno scempio. Un vero e proprio scempio.

Addirittura nel tratto di Corso Francia si sono staccati alcuni pezzi di marciapiede che si trovano, minacciosi, sulla carreggiata. Che spettacolo!!! Sempre in virtù delle potenziali piogge la domanda è lecita: perché non si è fatta una Via per volta? Perché? Almeno questo avrebbe evitato questo scempio. E senz’altro ci saranno dei contenziosi busseranno alle casse del Comune per i danni. E il Comune paga. Maledettamente paga.

E paga anche il cittadino, chiamato a rimpinguare le casse dell’Ente con l’aumento dei tributi. Ma in questo Comune abbiamo un ufficio tecnico? O meglio ancora, alla luce di tutto questo, c’è una direzione politica la quale deve dare l’indirizzo alla sua azione amministrativa? Alla luce di questi risultati latitano tutti. Finite le feste estive, calendarizzate, a questa amministrazione tocca l’ennesimo schiaffo in faccia.

E l’ennesima domanda che ci poniamo da molti mesi, se non proprio da alcuni anni: ma quanto danno sta procurando al paese questa incapacità amministrativa?

Una ultima domanda, da “ignorante” e in “malafede”: fate divieto al traffico di queste strade fino a quando non vengono messe in sicurezza. Almeno bloccate i potenziali contenziosi …

Giovanni Caforio

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