La “Mara” e “Le Giravolte” al Premio Mia Martini, terza e ultima votazione online del brano cantato dalla salentina Lucia Minutello

La “Mara” e “Le Giravolte” al Premio Mia Martini, terza e ultima votazione online del brano cantato dalla salentina Lucia Minutello

Superate le prime due selezioni, ora si vota on line fino alle ore 8 di sabato 6 agosto

La storia del famoso travestito di Lecce approda al Premio. Testi di Giovanni Epifani e musica di Leone Marco Bartolo e Pasquale Giuseppe Quaranta.

Dopo aver superato le prime due selezioni grazie ai tanti voti ricevuti, la salentina Lucia Minutello con il singolo “Le Giravolte” giunge alla terza e ultima selezione popolare del “Premio Mia Martini” – Nuove proposte per l’Europa 2016,. Il testo, come riportato nel titolo, racconta del quartiere leccese delle Giravolte e di Mara, un famosissimoo travestito, forse il primo transessuale, protagonista e icona della città fino agli anni ’90. Autore del testo è Giovanni Epifani mentre la musica è curata da Leone Marco Bartolo e Pasquale Giuseppe Quaranta.

Il brano si potrà votare tre volte al giorno fino alle ore 8 del mattino di sabato 6 agosto, direttamente sul sito del Premio Mia Martini cliccando nel riquadro in cui compare la foto di Lucia Minutello.

«È un brano a Km 0 – dichiara l’autore Epifani – un labirinto di parole, dove è facile ritrovare se stessi e perdersi tra le contraddizioni del tempo e della vita, proprio come nelle Giravolte, luogo un tempo di perdizione, redento da una benedizione. La storia è quella di Mara, la Mara di Lecce personaggio controverso, capace di trasformare in carati d’oro, semplici semi di carruba. Una volta passato a miglior vita, la soglia della sua casa è stata oltrepassata dal cardinale Bertone per inaugurare un centro di accoglienza. Il punto d’incontro, l’appuntamento con la storia di questa città, che passa attraverso questi vicoli e attraverso queste storie sempre attuali. Le Giravolte così come il campanile non hanno bisogno dell’orologio per essere puntuali ad ogni viaggio.»   

 E di un viaggio si tratta, tra balconi corrosi e antichi mestieri peccaminosi. Lucia Minutello porta nella terra di Mimì, in occasione di questo prestigioso premio a lei dedicato, l’inedito singolo estrapolato dal suo nuovo lavoro artistico, un sipario aperto nel cuore della città dove, dichiara l’interprete: «risuonano voci, odori e colori di un tempo e luogo surreali ma eccezionalmente vicini al vivere quotidiano di sempre e di ogni dove. Un viaggio personale e collettivo in cui le ambiguità dell’essere tratteggiano il quadro della storia, la paradossale e creativa simbiosi tra sacro e profano».

Testo della canzone

Venite belli venite venite

le Giravolte non sono finite

in questo fuoco d’amore attinto

dalla spirale del labirinto

L’amore dura meno di un lampo

riflesso sullo specchio di un tempo

Il  campanile senza l’orologio

l’unico puntuale ad ogni viaggio

Venite belli venite venite

le Giravolte non sono finite

la vita di Mara dolce amara

squillo di trombe di una fanfara

In questo luogo di perdizione

redento da una benedizione

Due grandi alberi si attorcigliano

come gli amanti si aggrovigliano

con le caviglie gonfie sui tacchi

Mara regina di tutti gli scacchi

Venite belli venite venite

le Giravolte non sono finite

La vita di Mara dolce amara

squillo di trombe di una fanfara

la vita di Mara la dolce vita

suona le note con tutte le dita

Il merlo mangia i semi che ruba

intaglia carati dalla carruba

tra i balconi dal tempo corrosi

antichi mestieri peccaminosi

mettendo a nudo l’ipocrisia

ogni forma d’arte crea poesia.

Alcuni collegamenti utili:

Ascolto e voto online: 

www.premiomiamartini.it/ascolta_e_vota_canzone_premio_mia_martini.php?id=4

Pagina Facebook dell’artista: www.facebook.com/MinutelloLucia

viv@voce

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