MANDURIA. “La raccolta differenziata è una necessità assoluta”

Nota stampa dei Verdi messapici

“L’opzione se incrementarla o meno non si pone. E questo per due ordini di motivi, uno di carattere sanitario, l’altro economico. Ridurre drasticamente il volume dei rifiuti da avviare a discarica o, peggio, ad inceneritore è essenziale: è scientificamente provato il nesso tra la presenza di questi impianti e il diffondersi di patologie tumorali. Ce  lo hanno ampiamente dimostrato i medici dell’ “ISDE-Medici per l’ambiente” in una serie di incontri tenuti a Manduria tra marzo e aprile scorsi, a cura dei Verdi.

Dal punto di vista economico, poi, è semplicemente assurdo che la gran parte del bilancio comunale debba essere assorbito dalla gestione dei rifiuti: come abbiamo appreso recentemente da alcuni media locali, ben sei milioni di euro. Diminuire la mole dei rifiuti inutilizzati ci consentirebbe di risparmiare cifre consistenti da indirizzare a tutta una serie di interventi sul territorio, di cui lamentiamo la mancanza. Se ci si riflette è semplicemente ridicolo che le nostre salatissime tasse debbano servire a spostare le immondizie da una parte all’altra della provincia.

Già, perché la spazzatura, una volta allontanata dai nostri occhi, non è che sparisce per magia.

Questo per ribadire che comunque la raccolta differenziata non è che una delle misure che occorre intraprendere per arrivare ad una drastica diminuzione dei rifiuti, possibilmente finalizzata al l’opzione “Rifiuti Zero”, diffusa in tutto il mondo, che ora anche il presidente Emiliano sembra vagheggiare.

I Manduriani, pervenuti tra gli ultimi a questa scelta di civiltà costituito dalla raccolta porta a porta, manifestano in questi giorni un notevole disagio nel modificare le proprie abitudini, anche se, per la verità a differenziare i rifiuti avrebbero dovuto essere abituati già da qualche decennio. Lo spettacolo offerto dalla città in questi giorni èsemplicemente indecoroso.

Sicuramente ciò è dovuto alla mancanza di un apparato informativo capillare e diffuso, messo in atto con largo anticipo, ma anche a carenze e disfunzioni organizzative, alcune lievi (es.,sacchetti per l’umido troppo piccoli e privi di laccetti, unico contenitore per plastica e carta, ecc.), altre più gravi: assenza di una raccolta separata e ravvicinata per pannolini e pannoloni, mancanza di indicazioni per ciò che riguarda oli esausti o inerti domestici, ecc.

Tutto può essere ridiscusso e migliorato, se da parte dell’azienda e dell’amministrazione comunale sarà posto in essere un percorso di ascolto e confronto. Noi ci auguriamo che ciò avvenga al più presto.

I cittadini, dal canto loro, dovrebbero dar prova di un surplus di buona volontà nell’adeguarsi alle nuove regole. Fermo restando che il metodo più adatto per indurre negli amministrati comportamenti corretti risulta l’adozione di un sistema di incentivi e sanzioni: il cittadino virtuoso deve vedere premiato il suo impegno con vantaggi concreti in termini economici; così come occorre stabilire adeguate sanzioni per chi trasgredisce.

Non solo: una rendicontazione periodica sulla chiusura del ciclo, cioè sulla destinazione e quantità dei rifiuti avviati al riciclo e quindi sottratti al conferimento in discarica, sicuramente farebbe percepire ai cittadini l’utilità, anche economica, del piccolo sacrificio che vanno compiendo”.

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