SAVA. “Grazie al Sindaco IAIA non si paga la TASI? FALSO! FALSO! FALSO!”

SAVA. “Grazie al Sindaco IAIA non si paga la TASI? FALSO! FALSO! FALSO!”

Nota dell’ ufficio Stampa di SavaInMovimento

Nelle dichiarazione degli ultimi giorni del Sindaco Iaia e dei suoi Amministratori, apparse su quotidiani e TV locali, abbiamo più volte riscontrato frasi tipo : “A Sava la TASI non si paga”.

Chi legge questo potrebbe pensare di paragonare Sava ad un Paradiso fiscale. Niente di più falso.

A Sava come in tutti gli altri Paesi d’Italia la Tasi sulla prima casa è stata eliminata dal Governo con la Legge di Stabilità del 2016. E’ lo stesso Sindaco a dichiararlo nel Consiglio Comunale del 30 aprile 2016 con le seguenti testuali parole : ”Con l’intervento del Governo è stata prevista l’abolizione della TASI sulla prima casa”.

“È assurdo il modo che il Sindaco IAIA utilizza per “vendere fumo”, per alterare la realtà anche facendo la vittima o il paladino dei diritti, ai fini di una valorizzazione del suo personale patrimonio elettorale – dichiara il Consigliere Ivano Decataldo – Anche il mio voto è stato a favore della delibera che azzerala Tasi, specificando che, ogni tanto arrivano buone notizie dal Governo nazionale a vantaggio dei cittadini, nella speranza che poi non si traduca in vessazioni nascoste.”

Per ciò che attiene agli altri immobili il Sindaco Iaia durante la stessa seduta testualmente dichiara : “Abbiamo ritenuto di confermare l’esenzione TASI per quanto riguarda le seconde case, le attività commerciali e le case concesse in locazione”.

L’affermazione del Sindaco IAIA sembra un “regalo” fatto dall’Amministrazione ai cittadini.

Anche questo non è vero.

La stessa Legge di Stabilità 2016 al comma 26 dell’articolo 1 così recita : “Al fine di contenere il  livello  complessivo  della  pressione tributaria,  in  coerenza  con  gli  equilibri  generali  di  finanza pubblica,  per  l’anno  2016  e’  sospesa  l’efficacia  delle   leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in  cui prevedono aumenti dei tributi e  delle  addizionali  attribuiti  alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai  livelli di aliquote o tariffe applicabili per l’anno2015”.

Il Governo ha imposto agli Enti Locali di non poter, quindi, aumentare le aliquote dei tributi locali (fatta eccezione per la tassa sui rifiuti), lasciando liberi gli stessi di poter effettuare delle riduzioni.

Di fatto – dichiara Maurizio Chianura Dottore Commercialista in rappresentanza di Sava InMovimento – a Sava l’Amministrazione si è spinta ai livelli massimi previsti dallo Stato per i tributi locali e anche per il 2016 nulla ha previsto in favore delle classi sociali svantaggiate.

A nulla sono valse le nostre richieste di rivedere le aliquote tenendo conto di quelle categorie che sicuramente non versano in buone condizioni economiche.

“Se l’Amministrazione Iaia avesse realmente voluto aiutare i cittadini savesi, ad esempio, sarebbe potuto intervenire riducendo la tassa sui rifiuti, premiandoli per i risultati sulla differenziata, invece continua a penalizzarli facendoli pagare servizi non ancora disponibili, uno tra tanti l’isola ecologica che non c’è, da tre anni” – conclude il Consigliere di Sava in Movimento Ivano Decataldo.

Uff. Stampa SavaInMovimento


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