SAVA. Movimenti “politici” in corso. Cominciano a scaldarsi i motori per la tornata elettorale della primavera del 2017

I giocatori ai bordi del campo: Dario IAIA, Arturo De cataldo, Aldo Maggi e Ivano Decataldo …

Da più di qualche settimana si stanno avviando nel nostro paese i primi contatti tra le forze politiche istituzionali, tutte alla ricerca di una coalizione vincente per poter amministrare il nostro paese. Vediamo, uno per uno, questi ipotetici giocatori e quello che hanno fatto in questi ultimi 4 anni.

Dario IAIA: vincitore dell’ultima tornata elettorale savese. Supportato da un “Patto per Sava” che non esiste più. Spappolato sull’altare di  molte incomprensioni e di invidie particolari. L’autista, Dario IAIA, aveva la patente per far sì che la guida potesse portare a traguardi più ambiziosi.

Ma, ahimè, la macchina è andata immediatamente in riserva e il rosso ha preso a lampeggiare da subito. Ma gli occupanti, o meglio chi di loro è rimasto ospite nell’abitacolo, hanno garantito la forza numerica, indispensabile in politica, per proseguire in un mandato amministrativo. Ma parlando dell’autista, francamente, possiamo notare più di qualche affanno. Quest’ultimo si notò già nelle elezioni politiche del febbraio 2013 quando FLI, partito dell’autista, prese a Sava miseri 200 voti oltre ad un paio di decine. E nulla più. Pochezza. Dicasi quasi nulla.

Ma l’autista ha proseguito, indisturbato nel suo cammino “politico”, convinto che quella buca aperta era solo da colmare con i potenziali successi della sua squadra amministrativa. Altro test è stato quello delle passate europee: un fiasco vero e proprio. Nonostante la lista dell’autista si avvalesse anche dei voti dell’UDC savese sono stati poco più di 800 i voti dati al candidato che faceva di nome Ferrarese.

E qui, il nostro, si presentava con una lista nuova che aveva come referente nazionale Angelino Alfano, ex figliol prodigio del fu Cavaliere del lavoro che si leggeva Silvio Berlusconi. Intanto l’autista, caldeggiato da Ferrarese, veniva insignito responsabile politico provinciale dell’area moderata del NCD. Un discreta nomina.

Ma che ha avuto breve durata. Forse il nostro autista pensava già di cominciare a salire gli scalini che, potenzialmente, portano al Parlamento. Ma è stato il referto delle passate elezioni regionali, con l’elezione del messapico Luigi Morgante nell’assise regionale, a stoppare i sogni del rampante IAIA.

Infatti, a pochi mesi dal risultato ed ecco la resa dei conti: IAIA defenestrato dalla massima carica provinciale del suo partito o area di riferimento e Morgante in sella. Quindi marcia indietro rispetto ai sogni.

Ai giorni nostri questa è la realtà politica del primo cittadino savese. Per quanto riguarda le ceneri del “Patto per Sava” non sappiamo cosa raccoglierà. Molto probabilmente l’unico che proverà ad essergli fedele è Pasquale Calasso, assessore ai Lavori pubblici in corso. Il resto lo deve inventare.

E non crediamo che avrà ancora dalla sua quella forza propulsiva che lo caratterizzò nel maggio del 2012, in quanto ha perso tasselli importanti, dal punto di vista numerico, i quali determinarono il suo successo. Spesso abbiamo detto che IAIA non ha un elettorato suo. Abbiamo detto che IAIA è figlio della sommatoria. E il primo cittadino savese, o meglio il politico IAIA, deve convincersi di questo. E nel caso in cui non lo volesse, basta che rilegga quello che è stato scritto sopra.

Arturo De cataldo: capogruppo consiliare di Forza Italia. Questa legislatura ha segnato la sua entrata in campo. E’ arrivato quasi al foto finish per il ballottaggio con IAIA e quindi possiamo dire che ha avuto una buona partenza.

In questi anni la sua professione, avvocato amministrativista, è stata una piccola spina nel fianco al sindaco pro tempore IAIA nelle sedute consiliari.

Ha incassato l’elezione nel Consiglio provinciale e nel Consiglio comunale savese ha dimostrato, quando vuole, di mandare in tilt i piani dell’amministrazione IAIA.

Al momento è attivissimo ai bordi del campo, e pare che stia costruendo una coalizione che non dovrebbe vederlo necessariamente candidato sindaco.

Ma queste sono solo ipotesi.

Aldo Maggi: di lui si sente dire in giro che è “meglio l’usato sicuro” al posto del pifferaio magico.

E’ attivissimo in queste ultime settimane. Da quello che il nostro giornale sa è che sta avviando contatti con quasi tutte le forze politiche savesi.

E questo vuol dire non necessariamente una sua candidatura a sindaco ma presentarsi con una lista all’interno di una coalizione.

Pertanto lui vede un suo ritorno nella Sava politica dopo un purgatorio durato una intera legislatura.

Ivano Decataldo: nelle passate elezioni comunali anche lui, per pochissimi voti, non arrivò al ballottaggio.

Dai banchi dell’opposizione al suo attivo ci sono valide interrogazioni ma anche alcune importanti assenze.

Nella passata primavera ci fu l’inizio di una collaborazione con il PD savese, ufficializzato in Piazza San Giovanni. Ma da allora non si è vista più traccia di questa collaborazione.

Molto probabilmente si attiverà nelle settimane a venire e resta come un riferimento nel panorama politico savese.

Tutto dipende se saprà ricapitalizzare il successo ottenuto nel 2012. Ha dalla sua una ottima capacità organizzativa.

Ma sono passati diversi anni da questo.

E ripetere un successo, in genere, non è facile.

E che ne sarà degli ex assessori Maurizio e Fabio Pichierri? Dalle voci che si raccolgono nell’ambiente politico locale i due stanno presentando una lista civica, ognuno per conto proprio.

Dell’ex assessore Maurizio Pichierri si dice in giro che è molto attivo e che, molto probabilmente, all’interno della sua probabile lista ci saranno nomi di un certo spessore. Dell’altro Pichierri, Fabio, non si dice molto in giro.

E che faranno gli attuali assessori di IAIA? Mirko Piccolo, assessore all’Ambiente: di lui si dice, il condizionale è d’obbligo, che sta progettando anche lui una lista civica.

Pasquale Calasso ha il suo GPA ben collaudato.

L’attuale presidente del Consiglio, Domenico Gigante, si dice che presenterà per la prima volta alle elezioni comunali il partito della Meloni, ovvero Fratelli d’Italia.

Con chi si aggregherà? Troppo presto per dirlo.

E di Giuseppe Saracino, attuale assessore ai Servizi sociali che ne sarà? Si metterà sotto la gonnella di IAIA oppure aspetterà, come fece alle scorse elezioni comunali, per salire all’ultimo minuto sul carro del potenziale vincitore?

E l’attuale assessore Mario Mancino? Resterà fedele al partito del sindaco o no?

Vedremo. Anzi, ne vedremo delle belle in tema di accasamenti e coalizioni varie!

Giovanni Caforio

 

Lascia un commento