TARANTO. Con “Gaslight” la dipendenza affettiva è in Bianco e Nero

TARANTO. Con “Gaslight” la dipendenza affettiva è in Bianco e Nero

Quarto appuntamento, a cura della Associazione di volontariato “Cerchio A.M.A.”, si terrà venerdì prossimo, 30 ottobre, alle ore 17.30 presso la Biblioteca comunale “Acclavio”, al piazzale Bestat, con ingresso libero e gratuito

Il capolavoro in bianco e nero “Gaslight”, film con quattro nomination e due premi Oscar, per parlare della dipendenza affettiva, ma anche del “gaslighting”, termine che in criminologia indica una forma di violenza psicologica attraverso cui si spinge la vittima a dubitare della sua percezione della realtà.

Continua la Rassegna filmica sociale “Cambiamo regista: il mondo è per tutti”, una serie di otto film (programma completo su www.csvtaranto.it) selezionati a cura delle associazioni di volontariato.

Si tratta di pellicole, con proiezione pomeridiana gratuita presso la Biblioteca comunale “Acclavio”, la cui visione rappresenta il punto di partenza di un dibattito in sala su importanti tematiche di rilevanza sociale.

Il quarto appuntamento, a cura della Associazione di volontariato “Cerchio A.M.A.”, si terrà venerdì prossimo, 30 ottobre, alle ore 17.30 presso la Biblioteca comunale “Acclavio”, al piazzale Bestat, con ingresso libero e gratuito.

Sarà proiettato “Gaslight”, un film del 1944 diretto da George Cukor, “uscito” in Italia nel dopoguerra con il titolo “Angoscia”; affiancati da un’esordiente Angela Lansbury, protagonisti del film sono Charles Boyer, Joseph Cotten e una grandissima Ingrid Bergam.

Inserito dall’American Film Institute al 78º posto della classifica dei cento migliori film thriller e horror di tutti i tempi, “Gaslight” ha vinto due premi Oscar (Miglior attrice protagonista a Ingrid Bergman e Migliore scenografia) e quattro Nomination, nonché il “Golden Globe” per la Miglior attrice in un film drammatico.

Il thriller “Gaslight” è la storia del matrimonio tra la bella Paola Asquit e il pianista Gregory Anton, conosciutisi durante un soggiorno in Italia; l’inizio del ménage coniugale è gioioso e spensierato, ma poi degenera, tanto che Paula, per una serie di “accadimenti” che avvengono in casa, si convince di essere diventata pazza: sarà un detective a scoprire la verità, evitando così che la donna venga ricoverata in manicomio…

Una curiosità: essendo molto più basso della Bergman, Boyer fu costretto a girare alcune scene su un piedistallo…

La rassegna filmica rientra nel programma della XI Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la più importante iniziativa organizzata annualmente dal Centro Servizi Volontariato (CSV) Taranto che, fino al 5 dicembre prossimo, prevede numerose manifestazioni e iniziative (www.csvtaranto.it) organizzate dal volontariato locale.

L’addetto stampa CSV Taranto

Marco Amatimaggio

viv@voce

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