SAVA. L’amministrazione dei qualunquisti ancora senza l’assessore all’Ecologia e all’Ambiente

SAVA. L’amministrazione dei qualunquisti ancora senza l’assessore all’Ecologia e all’Ambiente

Ma c’era un assessore all’ Ecologia e all’ Ambiente ?

Passato il responso elettorale delle regionali pugliesi dello scorso maggio, l’amministrazione IAIA si trova scoperta, si fa per dire poi, di una importante branca amministrativa. Ovvero, quella branca che in questi tre anni passati è stata sempre sotto l’occhio del ciclone del nostro giornale e forse non tanto a torto. Il dimissionario vice sindaco e assessore al ramo, Fabio Pichierri, ha sbattuto la porta ed è uscito, al momento, in punta di piedi. Non ha voluto dare alla stampa le ragioni delle sue dimissioni. Ma ha solo detto che la sua volontaria estromissione dalla squadra di IAIA è stata dettata dal clima avverso creatosi, contro di lui, dalla coalizione del defunto “Patto per Sava” nella campagna elettorale dello scorso mese.

Anzi, l’ex vicesindaco ha fatto di più: ha notificato ai suoi due rappresentanti istituzionali, ormai in completo disaccordo con lui, la lettera di espulsione dal movimento civico “Sava, con amore”. Non che questo abbia modificato il corso della vita istituzionale dei due esplusi, Mirko Piccolo e Dino Zurlo, ma ha segnato profondamente il totale distacco di Fabio Pichierri da questa amministrazione.

Resta sul tappeto la branca assessorile da assegnare, ormai vacante. Chi metterà il sindaco pro tempore IAIA? E qui che comincia la corsa. Franco Leonardo sembrava quello che più batteva i pugni sul tavolo per l’investitura. E gli altri? Che ruolo avranno Piccolo, Zurlo e Mario Mancino, quest’ultimo relegato volontariamente in un cantuccio?

Oppure lo IAIA, pur di non far traballare ulteriormente i precari equilibri della sua amministrazione, procederà ad un esterno. E questo al sindaco pro tempore verrà permesso? E a chi verrà assegnata, altra patata bollente, la carica di vicesindaco?

IAIA trascina un barcone che, rispetto a quelli degli scafisti, è di gran lunga inferiore. E’ senza carburante e, su tutto, senza una meta. Di politica poi, non ne parliamo. Il qualunquismo è imperante. Padrone di questa maggioranza che, se arriva alla fine del mandato è pure fortunata.

E poi? Che scenario si aprirà?

Verranno bastonati, politicamente s’intende, coloro che hanno promesso un paese migliore e di seguito rivelati pessimi alunni che quando hanno aperto il libro sono rimasti ancorati nelle sabbie mobili oppure  verranno riciclati, per l’ennesima volta, come ballerini che si esibiscono a destra e a sinistra?

Giovanni Caforio

viv@voce

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