I mandolini dell’HPQ in tournèe in Germania‏

I mandolini dell’HPQ in tournèe in Germania‏

Il quartetto a plettro pugliese più famoso all’estero, formato da Antonio Schiavone e Roberto Bascià (mandolino), Fulvio D’Abramo (mandòla) e Vito Mannarini (chitarra)

Ed anche la Germania del nord ha conosciuto il mandolino italiano. Un tour di 5 concerti ha infatti riportato nel nord Europa l’HATHOR PLECTRUM QUARTET che, dopo l’esperienza tedesca dello scorso novembre nella regione di Francoforte, questa volta ha toccato Hannover, Braunswieg, Wolfsburg, Kiel ed Amburgo.

Cinque appuntamenti in cui un numeroso pubblico tedesco, ospitato nelle sedi da concerto più prestigiose (come la Chiesa di St. Elisabeth di Hannover, la splendida Sala del Municipio di Braunswieg, il Castello di Wolfsburg, il Kulturforum di Kiel, la Sala della Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo) ha ascoltato per la prima volta il mandolino, strumento italiano per  eccellenza, proposto dal quartetto a plettro pugliese più famoso all’estero, formato da Antonio Schiavone e Roberto Bascià (mandolino), Fulvio D’Abramo (mandòla) e Vito Mannarini (chitarra).

Questo nuovo tour in Germania – spiegano i maestri dell’HPQ – ha confermato quanto il pubblico tedesco sia naturalmente predisposto all’ascolto anche di un genere per loro nuovo, presentato con strumenti del tutto insoliti”.

Ma proprio la curiosità di ascoltare un programma eterogeneo quanto vario proposto con strumenti inconsueti, per lo più ignoti al pubblico, ha fatto sì che, complice un’organizzazione capillare, l’HPQ potesse proporre i propri concerti dinnanzi ad un pubblico nutrito ed entusiasta.

Il repertorio – spiega l’HPQ – ha perseguito due obiettivi: presentare una varietà di generi per accontentare tutti i palati e dimostrare la versatilità del mandolino nella sua formazione classica”.

Reinventare il mandolino è infatti la parola d’ordine e l’intento primo del gruppo. In quest’ottica va anche letto il successo riscosso ad Ostuni, quando l’HPQ ha condiviso il palco con Antonella Ruggiero, qualche giorno prima di partire per la Germania.

Quella tedesca, patrocinata inoltre dal Comune di Manduria, è stata per l’HPQ la prima tappa di un tour che li vedrà nuovamente in giro nel mondo, da qui alla fine dell’anno, testimoni concreti in ogni dove delle potenzialità uniche di uno strumento come il mandolino, fin troppe volte bistrattato, e testimoni ideali di come le passioni e la condivisione sincera e franca delle stesse possa portare davvero lontano, in ogni senso.

Ed anche la Germania del nord ha conosciuto il mandolino italiano. Un tour di 5 concerti ha infatti riportato nel nord Europa l’HATHOR PLECTRUM QUARTET che, dopo l’esperienza tedesca dello scorso novembre nella regione di Francoforte, questa volta ha toccato Hannover, Braunswieg, Wolfsburg, Kiel ed Amburgo. Cinque appuntamenti in cui un numeroso pubblico tedesco, ospitato nelle sedi da concerto più prestigiose (come la Chiesa di St. Elisabeth di Hannover, la splendida Sala del Municipio di Braunswieg, il Castello di Wolfsburg, il Kulturforum di Kiel, la Sala della Biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo) ha ascoltato per la prima volta il mandolino, strumento italiano per  eccellenza, proposto dal quartetto a plettro pugliese più famoso all’estero, formato da Antonio Schiavone e Roberto Bascià (mandolino), Fulvio D’Abramo (mandòla) e Vito Mannarini (chitarra).

Questo nuovo tour in Germania – spiegano i maestri dell’HPQ – ha confermato quanto il pubblico tedesco sia naturalmente predisposto all’ascolto anche di un genere per loro nuovo, presentato con strumenti del tutto insoliti”.

Ma proprio la curiosità di ascoltare un programma eterogeneo quanto vario proposto con strumenti inconsueti, per lo più ignoti al pubblico, ha fatto sì che, complice un’organizzazione capillare, l’HPQ potesse proporre i propri concerti dinnanzi ad un pubblico nutrito ed entusiasta.

Il repertorio – spiega l’HPQ – ha perseguito due obiettivi: presentare una varietà di generi per accontentare tutti i palati e dimostrare la versatilità del mandolino nella sua formazione classica”.

Reinventare il mandolino è infatti la parola d’ordine e l’intento primo del gruppo. In quest’ottica va anche letto il successo riscosso ad Ostuni, quando l’HPQ ha condiviso il palco con Antonella Ruggiero, qualche giorno prima di partire per la Germania.

Quella tedesca, patrocinata inoltre dal Comune di Manduria, è stata per l’HPQ la prima tappa di un tour che li vedrà nuovamente in giro nel mondo, da qui alla fine dell’anno, testimoni concreti in ogni dove delle potenzialità uniche di uno strumento come il mandolino, fin troppe volte bistrattato, e testimoni ideali di come le passioni e la condivisione sincera e franca delle stesse possa portare davvero lontano, in ogni senso.

viv@voce

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