SAVA. Parco Pubblico: al fuoco! I Vigili del fuoco in soccorso

SAVA. Parco Pubblico: al fuoco! I Vigili del fuoco in soccorso

L’incuria del Patrimonio comunale prosegue con l’amministrazione IAIA

Alla Via per Francavilla, forse molti savesi non sanno, c’è una immensa area comunale destinata, almeno sulla carta e dettata dall’inghiottimento di diverse decine migliaia di euro spesi per le migliorie fatte negli anni passati, ad un parco pubblico. Nella passata amministrazione furono spesi oltre 70 mila per creare dei percorsi al suo interno. E anche allora era il sempre presente assessore ai lavori pubblici, il dottor Pasquale Calasso. E anche allora il fuoco distrusse tutto ciò che era stato costruito. Alberi messi a  dimora bruciati, paletti di legno messi per delimitare il percorso arsi.

Oggi, il rituale si ripete per l’ennesima volta. Anzi, ogni anno di questo periodo il fuoco fa visita alle erbacce alte quasi due metri! E, particolare non ultimo, alla base c’è sempre l’ennesima protesta dei residenti che non sanno più a che santo votarsi per la prevenzione di questo incendio che puntuale arriva. Inesorabile. Il Patrimonio comunale prosegue verso il degrado più assoluto.

Dopo il “Centro dopo di noi”, struttura polivalente per disabili con patologie gravi (collocato alla Via per Manduria e di fronte allo stadio comunale) costato quasi 500 mila euro oggi verso in assoluto stato di abbandono. Con gravissime responsabilità dell’amministrazione IAIA. E a quanto pare, per rimettere in sesto questo plesso pubblico, ci vogliono ben altri 100 mila euro circa. Ma prosegue, sotto questa gestione amministrativa, la mancata rivalutazione delle proprietà comunali che giacciono in pieno abbandono: i locali dell’ex mercato ortofrutticolo di via Fratelli Bandiera. Abbandonato.

Il macello comunale alla zona industriale: abbandonato. Lo stesso Parco pubblico della Via per Francavilla: abbandonato. Piazza Europa: degradata dove certo non bastano due giostrine per risollevare dal degrado questa area verde nel centro urbano.

E a dire che questo sindaco, nella suo programma elettorale aveva posto tra le primissime priorità della sua azione amministrativa la risoluzione definitiva a questi corpi di fabbrica che si degradano giorno per giorno. Era la primavera del 2012, tanti ma tanti anni fa!

Giovanni Caforio

viv@voce

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