TARANTO. Legambiente propone Il Giardino del Bio

TARANTO. Legambiente propone Il Giardino del Bio

Per un week end all’insegna del biologico sabato 30 maggio in piazza Immacolata a Taranto, dalle 10 alle 20

L’ultimo appuntamento di primavera con Il Giardino del Bio, il mercatino di prodotti biologici organizzato da Legambiente Taranto, è fissato per sabato 30 maggio, in Piazza Immacolatadalle ore 10 alle ore 20.

Insieme a cibo sano e libero da Ogm i produttori di cibi biologici offrono all’Italia bellezza del paesaggio, suoli fertili e stabili, riscoperta di sapori e saperi unici. Con Il Giardino del Bio presentiamo quel cibo che non solo non danneggia l’ambiente, ma mette in relazione chi lo produce e chi ne fruisce. Quello stesso cibo che è lavoro, qualità territoriale, bellezza di cui l’Italia deve tornare ad essere fiera. La politica è chiamata a rispondere a questa grande domanda di cambiamento che i cittadini e le aziende agricole più innovative chiedono da tempo.

Sono proprio le esperienze più innovative ad aver ispirato il Manifesto della Nuova Agricoltura, un manifesto che propone un’agricoltura di qualità, rispettosa degli ecosistemi naturali, del paesaggio e della biodiversità anche perché con diete più salutari sarà possibile nutrire tutto il Pianeta. Saranno, infatti, in gran parte i nostri stili di consumo alimentare a determinare il futuro della produzione di cibo. Se una parte dell’umanità oggi muore ancora per fame o malnutrizione, un’altra parte muore per malattie determinate da un eccesso di consumi di carne, grassi, zuccheri, cibo scadente e contaminato da pesticidi.

Uno studio di Harvard e del Forum Economico Mondiale, come ha ricordato il professor Timothy Land della London University, mostra che le malattie non infettive, come cancro, malattie cardiovascolari, respiratorie, nei prossimi 20 anni costeranno 30.000 miliardi di dollari. È quasi la metà del prodotto lordo mondiale nel 2010 e il principale responsabile di queste malattie è un’alimentazione scorretta.

Che il tema di una corretta alimentazione debba diventare elemento imprescindibile nei programmi didattici degli istituti italiani è dimostrato anche dal sondaggio svolto da Legambiente in questi mesi e che ha riguardato oltre 3mila studenti. Pizzette e merendine confezionate rappresentano infatti ancora oltre 80 per cento del cibo preferito per merenda nelle nostre scuole, mentre solo poco più del 9 per cento degli intervistati mangia ad esempio un frutto.

Anche a casa le abitudini non sono delle migliori, visto che la carne continua ad avere un peso troppo importante nel menu settimanale dei ragazzi, a discapito di pesce e verdura. Nel 75 per cento degli istituti presi in esame è presente una mensa scolastica, ma soltanto nel 57 per cento dei casi vengono consumati prodotti biologici o locali durante i pasti. Numeri che rispecchiano tra l’altro i dati emersi dal XV rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, relativi all’anno 2013, che hanno riguardato le scuole, dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di competenza dei Comuni capoluogo italiani (per un totale di popolazione scolastica pari a 1.272.138).

Rispetto ai servizi a disposizione delle scuole e alle buone pratiche, infatti, i dati non ci restituiscono un quadro incoraggiante. A livello nazionale sono il 75,4% le mense in cui vengono serviti pasti biologici (con nord, sud e isole che si attestano su una media dell’80% mentre al centro si supera di poco il 40). Le mense con pasti interamente biologici sono invece appena il 4,8 per cento a livello nazionale (qui invece è al centro che c’è il dato più significativo con l’11 per cento, mentre nord, sud e isole non superano l’1 per cento). 

Diminuiscono i pasti interamente biologici nelle scuole, oramai presenti solo nel 4,8% delle mense scolastiche, quasi 4 punti sotto il dato dell’anno precedente e in calo di circa la metà rispetto a quattro anni prima (8,7 nel 2009), così come la media di prodotti biologici che si attesta al 53,7%.

Il Giardino del Bio vuole stimolare tutti i cittadini a praticare una alimentazione corretta. Sabato 30 sarà, ancora una volta, un’occasione, per acquistare cibi biologici, sani, gustosi, senza OGM, e per incontrare chi li produce,conoscere le persone che stanno dietro a ciò che portiamo in tavola.

Sabato 30 maggio in Piazza Immacolata vi aspettano:
Apicoltura salentina di Romano Giuseppe, di Copertino
Azienda Agricola Clarabella di Antonio Bernardi, di Castellaneta Marina
Azienda Agricola Tenuta Lado d’Anice di Marco Campobasso, di Castellaneta Marina
Azienda Agricola Germano Pasquale, di Rotondella
Azienda Agro-Zootecnica Casearia di Stellato Maria, di Chiaromonte
Azienda Agricola Pitrelli di Giulia e Paola Pitrelli, di Nova Siri
Azienda Agricola Nunzio Fornari, di Castellaneta Marina
Azienda Agricola Netti Nicola, di Palagianello
Azienda Agribiologica L’Ape e la Coccinella di Mauro Patrizia, di Fasano
Azienda vinicola Poggio al Gello di Paganico (Grosseto)
Le Cestarelle di Marco Capano e Marianna De Benedetto, di Taranto
e …. i libri di fiabe stampati artigianalmente di  Daniela Bottaro

 

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