SAVA. Quasi mille firme raccolte contro le forti radiazioni dell’antenna in Via Vittorio Emanuele

Investito anche  il Comitato Cittadino di Salute Pubblica savese. Risultato? Ha raccolto solo 10 firme!

E’ questo il risultato ottenuto dalla petizione lanciata da Mimmo Carrieri, giornalista e ambientalista, a meno di 15 giorni dall’installazione dell’antenna elettromagnetica collocata su Via V. Emanuele. Validissima la collaborazione, per la riuscita di questo piccolo grande successo, dei residenti. Bravi per davvero tutti. Ora si mette in moto tutto quello che gli strumenti della nostra democrazia ci danno per la tutela della salute pubblica. Ma oltre questo, comprensibile soddisfazione, c’è un lato amaro. Amarissimo, per dire la verità.

A Sava c’è, o forse in passato c’è stato, un Comitato Cittadino di Salute Pubblica che si attivava su tutto ciò che riguardava la materia ambientale. La mancanza della fogna era in primis. Ma poi, da quando si è inserita l’amministrazione IAIA, il Comitato ha abbassato la testa e scodinzola agli ordini che gli vengono impartiti. E’ tristissimo assistere a questo. Davvero.

Cari lettori, ma voi non credete che alla luce di questa antenna non sarebbe dovuto scendere in campo immediatamente il Comitato, che forse tanti anni fa era di Salute Pubblica, organizzare lui stesso la raccolta di firme e informare la cittadinanza delle difficoltà che stanno avendo i residenti da quando questa antenna è stata montata?

In questo caso, il Comitato ha fatto solo due cose. La prima è stata quella di farsi portavoce del sindaco IAIA invitando i residenti ad un incontro con il primo cittadino nella nostra Casa comunale. Quest’ultimo, pare, che ha dato tutto il suo interessamento all’oggetto e quindi, secondo lui, ha rassicurato i residenti del suo impegno. Secondo, questo è gravissimo: nei giorni scorsi è stato dato un modello per la raccolta delle firme della petizione al presidente del Comitato.

Riconsegnato un giorno fa. Risultato? Raccolte misere 10 firme! Un consiglio, ma forse è meglio dare un indicazione al Comitato Cittadino di Salute Pubblica: se il vostro operato nella nostra comunità si è ridotto a questo, fate una cosa, solo una. Sciogliete il Comitato. Non ha più ragione di esistere!

Giovanni Caforio

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