Mancano 8milioni di tributi nelle casse, la Cerin sotto accusa. E’ la società che si occupa anche della riscossione dei tributi del Comune di Sava
Cerin, la società è nell’occhio del ciclone giudiziario
E’ comparso su La Gazzetta del Mezzogiorno di oggi a firma di Giovanni Longo un articolo che svela l’indagine, condotta dal procuratore aggiunto Lino Giorgio Bruno, sulla Cerin e sull’ammanco di circa 8 milioni di tasse nelle casse del Comune di Bitonto e, si legge, in un altro paese del barese.
L’ipotesi investigativa è che Cerin si sarebbe appropriata indebitamente della ingente somma. Ma l’indagine meriterebbe di essere approfondita prima di concludersi, tanto che si è giunti alla richiesta di proroga delle stesse.
Le persone indagate per ipotesi si peculato sono Giuseppe e Mario Colapinto, padre e figlio, rispettivamente di 61 e 33 anni, il primo legale rappresentante, il secondo socio della Cerin, con sede a Bitonto, e Grazia Fiore, di 47 anni, legale rappresentante di Cerin dal giugno 2013.
La Cerin non è aliena da problemi giudiziari, perché nel 2013 Giuseppe Colapinto, finì per due settimane ai domiciliari perché, secondo l’accusa, avrebbe versato 30mila euro sul conto corrente del responsabile dei servizi finanziari del comune di Mariglianella, nel Napoletano, per assicurarsi della gestione e ottenere una via preferenziale nell’aggiudicazione della nuova gara d’appalto. Su questa vicenda il dibattimento è in corso.
Su La Gazzetta del Mezzogiorno si legge inoltre che a condurre le indagini sono in particolare le tenenze di Gioia del Colle e Bitonto.
Per ora agli atti del fascicolo sono concentrati sulle questioni del Comune di Bitonto, i conti correnti della Cerin creati per i Comuni, le liste dei contribuenti bitontini nella disponibilità della ditta.
Probabilmente è per questo che nei mesi scorsi la Guardia di Finanza, insieme ad altri fascicoli, ha richiesto al Comune di Gioia del Colle i faldoni riguardanti proprio la Cerin.
FONTE
gioianews.it
