TORRE OVO (Marina di Torricella). La storia infinita di Vittorio

TORRE OVO (Marina di Torricella). La storia infinita di Vittorio

Indigente e invalido, insieme ai suoi amci a 4 zampe, è stato sfrattato dalla sua abitazione

Sono anni ormai che mi interesso  di questa “disumana” vicenda della quale l’attore principale é  un uomo  di 55 anni (Vittorio G. nato a Desio (MI)  da madre e padre di savesi, ultimo di cinque figli) che da 24 anni occupa (o meglio occupava) un vetusto immobile sprovvisto di rete elettrica e idrica e di  porte e infissi, del quale é erede di 1/5 della proprietà.

Tantissimi sono stati gli appelli da me lanciati (e rimasti inascoltati se non con qualche promessa mai mantenuta) ai rappresentanti delle istituzioni (sindaco, assessore e assistenti ai Servizi Sociali del comune di Torricella) affinché si adoperassero a correre in aiuto di questa persona indigente e affetta da diverse patologie (che andrebbero seguite e curate da personale medico) la cui fonte di sussistenza  gli è data da  un assegno mensile di invalidità di euro 290,00 –

Non avrei mai potuto immaginare che la “storia infinita” di questo essere umano avesse potuto avere un epilogo “disumano” poiché da qualche giorno alla miseria si è aggiunta altra miseria! Il 18 c.m. il Comandante della P.M. del Comune di Torricella, dopo essersi  recato nella località balneare di torre Ovo e più precisamente presso il fabbricato di Via Delle Foche n. 9 ,  ha consegnato al Signor G. Vittorio “PROPRIE MANI” (vedesi Verbale allegato) il “VERBALE DI CHIUSURA DELL’IMMOBILE” per “motivi igienico sanitari a tutela della privata e pubblica incolumità”. Nel verbale in questione tra l’altro si legge: “PREVIO ACCERTAMENTO CHE ALL’INTERNO NON VI ERA ALCUNA PRESENZA DI PERSONE E/O ANIMALI HANNO PROCEDUTO ALLA CHIUSURA DEGLI ACCESSI ALL’IMMOBILE SITO IN VIA DELLE FOCHE N. 9 PER DICHIARATA INABITABILITA”.

Mi chiedo: come ha fatto il Comandante della P.M. a notificare al signor G. Galeone il Verbale di chiusura dell’immobile “PROPRIE MANI”  se  come riportato nello stesso  (allegato) si legge: “PREVIO ACCERTAMENTO CHE ALL’INTERNO DELL’IMMOBILE NON VI ERA ALCUNA PRESENZA DI PERSONE E/O ANIMALI?”. Mistero!

E’ vero, l’immobile occupato dal “cittadino fantasma” Vittorio è stato giustamente dichiarato inagibile a causa delle pessime condizioni ambientali ed igienico  sanitarie, e della mancanza dei servizi essenziali(rete fognaria, idrica elettrica e assenza di porte e  infissi) però…  NON SI PUO’ METTERE IN MEZZO AD UNA STRADA una persona abbandonata a se stessa,  affetta da diverse patologie non curate e per giunta  invalida che da anni,anche attraverso il mio costante interessamento, chiedeva di essere aiutata, se  ancor prima le autorità preposte non abbiano provveduto alla sua sistemazione adeguata a quelle specifiche esigenze che solo una struttura adeguata può garantire (casa famiglia).

Questo “cittadino fantasma”, che dal giorno dello “sfratto”  continua a sostare fuori dalla porta di ingresso della sua proprietà, oltre alle problematiche soprattutto di carattere “psichico” (patologia per la quale gli è stato riconosciuto l’assegno di invalidità), ha forse una sola colpa: quella di essere un cittadino italiano altrimenti, già da tempo sarebbe stato ospite del “Centro Accoglienza” di Monacizzo (Frazione di Torricella) dove “albergano” 14 extracomunitari del Mali e del Ganda.  Quantomeno in quel centro avrebbe trovato riparo al caldo con un letto in cui dormire, la televisione da guardare, i servizi igienici, l’acqua con una doccia per potersi lavare (sono anni che non può lavarsi a causa della mancanza di rete idrica) ed inoltre: colazione,  pranzo e  cena.

 Ma questa è un’altra storia perché per chi gestisce la “cosa pubblica” Vittorio è figlio di un Dio minore, non è un “Cittadino Bancomat”come lo sono gli extracomunitari che per il Comune di Torricella (e non solo) rappresentano una fonte di guadagno fonte di guadagno  che in tre anni (2014 – 2016) farà incassare ben 800.000,00 (ottocentomila euro).

Concludo con una domanda che rivolgo al sindaco e all’assessore ai Servizi Sociali:

SIGNORI, NEL CASO IN CUI L’INDIGENTE E INVALIDO CITTADINO ITALIANO VITTORIO DOVESSE STAR MALE ED AVERE DELLE COMPLICANZE, CHI NE RISPONDEREBBE?

Ah, dimenticavo, nel caso in cui il poveretto dovesse violare i sigilli della sua abitazione  perché non ha un posto in cui alloggiare o perché non vuole  fare il “barbone” VERREBBE DEFERITO ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA?

Mimmo CARRIERI  

 

 

 

 

 

 

viv@voce

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