Viaggiare sicuri. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas sconsiglia viaggi in Messico per le “Spring Break” o “vacanze di primavera”

Viaggiare sicuri. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas sconsiglia viaggi in Messico per le “Spring Break” o “vacanze di primavera”

Lo Sportello dei diritti esorta alla prudenza 

Il Dipartimento di sicurezza del Texas lanciando l’allarme ha dichiarato che sette degli otto grandi cartelli della droga messicani operano al confine.

“Nessun viaggio in Messico” nel periodo primaverile.  Questo è stato l’avvertimento dato questa settimana dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Texas (DPS) , che ha espresso incertezza sulla sicurezza sociale in Messico, soprattutto lungo il confine. Lo “Sportello dei Diritti” consiglia molta prudenza a chi è in viaggio in Messico, dove ci sono tensioni con sfondi politici e sociali in diverse zone. Il pericolo di rischio di atti criminali sussiste in tutto il paese, ma soprattutto  lungo il confine dove c’è un alto rischio di sequestri ed in particolare di rapine.

Il Texas è la prima volta che lancia l’allarme dal 2010. E’ particolarmente rivolto agli studenti universitari che scelgono il Messico come una delle mete preferite per le vacanze di primavera. I rischi e le minacce che possono coinvolgere i viaggiatori sono imprevedibili per la violenza dei cartelli e degli altri elementi criminali, nè tanto meno possono essere ignorati.

L’allarme è indirizzato anche ai turisti italiani che visitano il Messico, in forte crescita rispetto agli anni precedenti. Infatti, i visitatori provenienti dal belpaese sono aumentati dell’11,1% rispetto al 2013.

Nel periodo gennaio-agosto del 2014, sono arrivate in aereo dal Belpaese 116.831 persone, un incremento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa informazione è stata presentata, durante la Terza Sessione Ordinaria del comitato direttivo del Consiglio per la Promozione Turistica del Messico, in un comunicato del suo direttore Rodolfo Lopez Negrete, che ha aggiunto che hanno registrato crescite importanti anche altri mercati europei come la Germania (11,6% con 132.191 turisti); la Spagna (9,6% con 212.104 turisti) e il Regno Unito (9,0% con 302.950 turisti).Per quanto riguarda l’America Latina, risalta l’aumento di visitatori dalla Colombia con il 24,4 per cento (201.406 persone) e il Brasile con il 9,2 per cento (197.613 persone), mentre dall’Asia continua la crescita del mercato cinese con un incremento del 26,1 per cento (46.844) corrispondente alle persone provenienti da questo Paese.

Molto importanti per l’economia messicana gli arrivi turistici via aerea dagli Stati Uniti, che nei primi 8 mesi del 2014 sono cresciuti del 13,3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo la cifra di cinque milioni 162 mila 534 persone. A seguito di questa tendenza, la partecipazione di mercato del Messico come destinazione turistica degli statunitensi è salita dal 17 per cento nel primo semestre del 2013 al 18 per cento nello stesso periodo di quest’anno, una cifra mai raggiunta in precedenza che ribadisce il primo posto del Paese degli Aztechi nella classifica delle nazioni più visitate dai vicini del Nord.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” raccomanda ai turisti ed i nostri connazionali già presenti sul territorio messicano di seguire le istruzioni delle autorità e delle guide turistiche locali. Il rischio è elevato.

viv@voce

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