SAVA. Contrada “Aliano”. Rifugio per cani randagi sprovvisto delle prescrizioni sancite dalla normativa in materia

Dietro la mia segnalazione l’intervento degli agenti del Corpo Forestale dello Stato  e del personale sanitario dell’ASL di Manduria. Sanzionato e deferito all’Autorità Giudiziaria il rappresentante di un’associazione che ha come scopo la tutela degli animali

Dalle risultanze della vicenda appare evidente che il “responsabile pro – tempore” dell’ Associazione (di cui al momento non faccio nome) non fosse a conoscenza dell’obbligo di dotarsi delle prescrizioni previste in materia veterinaria e sancite dalla L.281/90 (legge quadro sugli animali di affezione e randagismo) altrimenti si sarebbe adeguato in modo da evitare le pesanti sanzioni sulle violazioni contestatogli al momento del sopralluogo da me richiesto…dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato e dal Personale Sanitario del Servizio Veterinario dell’ASL di Manduria.

“Ad ognuno il suo!” Non ci si può sostituire a coloro che per compiti di istituto (e nel caso specifico mi riferisco al fenomeno del randagismo) sono chiamati ad intervenire.

Le Associazioni non possono sostituirsi ai servizi pubblici e di pubblica utilità nonché alle forze dell’Ordine! Sarà stato anche meritorio l’intento del rappresentante (savese) dell’Associazione, ma quando si tratta di catturare e detenere randagi (anche se nei terreni di proprietà) occorre comunque allertare le autorità preposte (Polizia Municipale e Servizio Veterinario dell’ASL) le quali sanno come operare anche per ciò che attiene il ricovero degli animali in strutture autorizzate.

Nel caso del signor X, egli deteneva (anche se in buone condizioni) in un terreno agricolo (sembra di sua proprietà) della contrada di Aliano – agro di Sava..circa 30 cani randagi..peraltro alcuni risultati sprovvisti di microchip, della cui esistenza il Servizio Veterinario dell’ASL di Manduria…non ne era a conoscenza.

Tutti noi cittadini abbiamo l’obbligo di rispettare le leggi…a maggior ragione se si tratta di rappresentare un’ Associazione che ha come scopo la TUTELA DEGLI ANIMALI! 

Nell’attesa che il “gestore del rifugio randagi fantasma” riesca a regolarizzare la sua posizione con il rilascio delle prescrizioni e autorizzazioni necessarie da parte degli enti preposti … i cani restano in sua custodia all’interno della recinzione della contrada di “Aliano”.

Mimmo Carrieri

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