SAVA. Sindaco IAIA? Lei deve rispondere a questi dubbi …

SAVA. Sindaco IAIA? Lei deve rispondere a questi dubbi …

Dicembre 2014. La Gdf nel Palazzo municipale: non credo che sia entrata per fare gli auguri!

E’ noto da oltre una decina di giorni che un nucleo della Gdf di Manduria ha stazionato per ben tre giorni nella nostra casa comunale. Solo Viv@voce e la Voce di Manduria hanno riportato la notizia, il resto della stampa locale, niente. Per il resto della stampa locale non è successo nulla nel nostro Palazzo municipale.

Eppure, il resto della stampa locale (tra cui Quotidiano di Puglia, per l’esattezza), si avvale della collaborazione fattiva della sorella del sindaco IAIA. Come mai? Forse non fa notizia questo? Oppure non è stata passata la notizia alla redazione tarantina? Diciamo che è mistero, e lasciamo i dubbi (i tanti, tra l’altro) ed ora andiamo alla “visita” natalizia della Gdf di Manduria.

Sicuramente non erano gli auguri natalizi la ragione della loro venuta nel Palazzo comunale che fu di Ippolita Prato. Per nulla. Era un visita imposta dal magistrato che conduce le indagini sul Concorso (sulla carta dicasi pubblico) sulla “Copertura di un posto di ingegnere capo a tempo indeterminato” presso il Comune di Sava avvenuto il novembre del 2013.  Che il magistrato voglia vederci chiaro nell’indagine, che il nostro giornale mandò prima dell’inizio delle prove “selettive” alla Procura della Repubblica, è un dato di fatto.

Qualcuno pensava che il fatto di aver anticipato nel marzo del 2014 che l’Esposto era al modello 21 fosse il solito “al lupo al lupo” di Viv@voce. Invece, questa volta, così non è stato. Questa volta la cosa è seria. Anzi, serissima. Se il magistrato ha disposto l’acquisizione delle classiche carte una ragione c’è: ovvero, ha notato degli elementi interessanti nell’inchiesta di Viv@voce. E questo ci fa piacere. Un enorme piacere. E non è roba di tutti i giorni che il magistrato manda un nucleo della Gdf nel nostro Comune per ben tre giorni e per un solo motivo. Quindi, l’amministrazione IAIA, attuale gestore amministrativo del nostro Ente comunale, sapeva benissimo quali fossero i motivi della visita prenatalizia. Eccome se lo sapeva.

La domanda sorge spontanea: perché questo non è uscito fuori dal Palazzo comunale? Perché? Senz’altro lo si voleva nascondere ai savesi, facendo finta di nulla. Ma, purtroppo, a Sava l’epoca dei fessi è finita. Che i politici, o gli amministratori di turno, possono fare quello che credono una volta insigniti è un conto. Loro tra l’altro. Ma che tutti dobbiamo prendere per buono tutto ciò che fanno, e decidono, sulla pelle dei savesi no. Non ci stiamo. Nel modo più assoluto.

L’attuale sindaco savese, che generosamente chiamiamo “pro tempore”, aveva dalla sua uno slogan elettorale alquanto ammiccante: trasparenza & legalità. Bellissimo binomio. Che dà un senso, almeno quando viene espresso, di una giusta politica e di una trasparenza nel gestire il bene comune. E allora la trasparenza in questo caso, dov’è finita? E’ finita alle calende greche? O nel vaso di Pandora? Oppure si è persa mentre si salivano le scale del nostro Comune?

Difficile dire, anche stavolta, mistero! Ma andiamo all’indagine della Procura tarantina sulla “Copertura di un posto di ingegnere capo a tempo indeterminato”. Visto che l’Esposto è stato messo immediatamente a modello 21 dal magistrato nell’ottobre 2013, con il nome noto  degli indagati e il reato individuato, vorremmo sapere dal primo cittadino savese se il suo nome configura tra i diversi indagati.

Lo vorremmo tanto sapere. Certo, per la cronaca, essere indagati non significa essere imputati. Assolutamente. Indagati vuol dire che il magistrato sta conducendo le indagini e indagato sul conto di qualcuno. Se, in seguito, il magistrato decide l’avvio dell’A.C.I. (avviso di chiusura delle indagini) invita gli indagati a interrogatorio oppure alla presentazione di memorie scritte. Una volta chiusa l’inchiesta si va davanti al giudice. In questa ultima fase, se dovesse avvenire, l’indagato passa a imputato. Cioè accusato di un reato o di diversi reati.

Ora il nostro giornale chiede al sindaco IAIA, qual è la sua posizione su questa “vicenda”. Ha ricevuto l’avviso di garanzia? E’ stato sentito come persona informata sui fatti? Oppure altro? Un sindaco che non ha colpe, in genere, mostra immediatamente la sua risposta alle domande. E affronta di petto i potenziali dubbi, sgombrando immediatamente il campo. Ma il sindaco IAIA cosa mostra, alla luce di questa inchiesta, agli occhi dei savesi?

Giovanni Caforio

 










viv@voce

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