Attiva Lizzano: incontro in aula Consiliare sui problemi relativi alla raccolta differenziata /2

Attiva Lizzano: incontro in aula Consiliare sui problemi relativi alla raccolta differenziata /2

La seconda parte della serata, viene introdotta dalla visione di un filmato che riporta, in maniera evidente, il degrado ambientale che nasce dal comportamento sbagliato che il cittadino assume

Il discorso, introdotto da Valerio Chionna, prende come riferimento la datazione in cui è stata “proclamata” la raccolta differenziata a Lizzano: 1 ottobre 2010. Un’operazione, definita “kamikaze”, che prevedeva il passaggio dai “bidoni della spazzatura” ad una effettiva raccolta porta a porta. Una decisione, risolutiva, quella di pensare ad un periodo di formazione che, in un primo anno, ha permesso di raggiungere una percentuale pari al 35%. Da questa prima statistica, indubbiamente, si auspicava ad un’ascesa che, in realtà, non vi è stata, ridimensionando le statistiche ad una media, pressappoco, stazionaria. In base ai dati raccolti, si rammenta il mancato controllo sull’azienda stessa e, oltre a ciò, lo studio di un progetto a “rifiuti zero” riassunto di seguito:

1-   Informazione capillare e aggiornata (basata non solo sugli incontri formativi, ma, anche, dal colloquio con lo stesso operatore ecologico; determinando una rettifica nel tempo);

2-   Isola ecologica comunale (illustrata nel rendering del progetto che ha, come obiettivo, la minore produzione di rifiuti);

3-   Riduzione umido (compostiere di quartiere);

4-   Minicompattatori nelle scuole e nei negozi;

5-   La Casa dell’Acqua;

6-   Ordinanze sindacali (osservatorio rifiuti);

7-   I controlli (ad esempio, si stilano le motivazioni, per le quali, alcuni rifiuti non sono conformi alla raccolta comunale);

8-   Legge “Rifiuti Zero” (simulazione conferimento CISA sull’indifferenziato e il riferimento all’inceneritore che ci fa “perdere” circa 300/400 mila € all’anno).

L’importanza, quindi, di mirare ad una raccolta differenziata che faccia registrare degli incrementi, ai fini di arrivare ad una percentuale, 75%, che permetta di creare un’isola ecologica per vivere meglio. “Un progetto che si può fare”, ribadisce Chionna, “soprattutto, perché Lizzano è un paese agricolo. Si possono ottenere dei grandi risultati, specialmente con l’attivismo di Lizzano che è, ormai, abbastanza rinomato. Unico tarlo: richiamare l’attenzione dell’amministrazione”.

Terminata la trattazione della questione relativa alla “raccolta differenziata”, si imposta, così, un “canale di dialogo” con il primo cittadino lizzanese. Un confronto presieduto dagli interrogativi posti dai presenti nei confronti della Giunta Macripò.

Si necessita di una capillare informazione, di ogni genere. Si rammenta il mancato colloquio con l’amministrazione e la mancata presenza durante la presa di decisioni importanti, fatte all’insaputa del cittadino che, in realtà, è sovrano del paese. Condividere, quanto più possibile, con la cittadinanza che non ha nemmeno la possibilità di presenziare durante i Consigli Comunali (ricordiamo, svolti nella prima mattina), soprattutto per una questione relativa agli orari.

Il Sindaco, Dario Macripò, risponde, prima di tutto, ringraziando tutti coloro che hanno partecipato all’incontro, poi, continua dicendo: “Ognuno di noi collabora come può. È giusto unificare gli strumenti per arrivare a degli obiettivi. La raccolta differenziata è iniziata, ufficialmente, nell’aprile del 2011 ed è giusto dover e poter fare di più, anche aggiornando la cittadinanza. Gli errori sono stati commessi, ora vanno rimossi e migliorati. C’è bisogno di coscienza civica e, ognuno di noi, con sinergia, facendo emergere qualsiasi tipo di attività, deve arrivare a degli obiettivi. Certamente le ordinanze fungono come stimolo per il miglioramento, ma la coscienza civica, otre ad essere importante, deve essere sempre presente in noi. Manca l’informazione e, forse, in virtù di questo, anche la gente si è adagiata. Vi sono tanti problemi di diverso carattere, oltre a quello che stiamo trattando”. Il discorso del primo cittadino è, davvero, molto lungo e ripetitivo, nel senso che ribadisce concetti e argomentazioni già trattate e ascoltate diverse volte. Discorsi che, lo stesso, ha rilasciato, anche, durante le nostre interviste, dunque, visibili in ogni momento.

Da qui, fino al termine della serata, gli interventi dei cittadini che, come Gianluca Lecce, hanno evidenziato altre penurie, consigliando alcune metodologie da adottare per far progredire il paese.

Manca l’informazione e anche da parte di alcune figure di rilevanza nazionale che, come l’assessore all’ambiente non palesa delle possibilità di raccolta autonome nel paese.

E, ancora, la possibilità di posizionare le compostiere nel terreno acquistato adibito ad isola ecologica. La scelta di trovare un luogo più consono per la consegna delle buste per la raccolta.

La possibilità di poter incentivare dei progetti nelle scuole, dagli introiti ricavati dalle sanzioni nei confronti della ditta Poseidon, con i quali si possono acquistare delle compostiere o, comunque, sfruttarli per il bene del paese e dei cittadini.

Eleonora Boccuni

viv@voce

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