MONTEMESOLA. Pentassuglia: “Nessun ospedale chiuso, nessun ticket per i malati oncologici”

MONTEMESOLA. Pentassuglia: “Nessun ospedale chiuso, nessun ticket per i malati oncologici”

Finanziato anche il controllo sul latte materno

Cosa fa la politica per la salute? Era questo il tema del convegno organizzato dalla segretaria cittadina del circolo del PD di Montemesola, Annamaria D’Erchie. Un convegno tenutosi ieri sera in piazza IV Novembre a Montemesola, e che ha visto la presenza tra i relatori, di Michele Emiliano, segretario regionale del Partito Democratico; Walter Musillo, segretario provinciale; i dottori Antonio Aiello e Antonio Caretto, rispettivamente diabetologo ed endocrinologo; Giuseppe Traversa, responsabile regionale FAND diabetici, e l’assessore regionale alla sanità Donato Pentassuglia. Dopo le approfondite relazioni su cura e prevenzione del diabete, a cura dei medici Aiello e Caretto, e sull’importanza dell’associazionismo tra i pazienti a cura di Giuseppe Traversa, molto incisivo è stato l’intervento dell’assessore regionale Pentassuglia.

Cosa fa la politica per la salute? Una domanda, alla quale l’assessore ha risposto, a fronte delle molteplici polemiche che negli ultimi giorni, hanno fatto discutere circa l’introduzione di un presunto ticket per le sedute di chemioterapia, e tagli alla sanità in particolar modo in provincia di Taranto, previsti nel nuovo piano regionale. Donato Pentassuglia, smentisce prontamente, rivolgendosi ai cittadini. “I cittadini devono stare tranquilli – dichiara – Abbiamo sottoscritto il patto della salute, siamo usciti dal piano di rientro e siamo entrati in piano operativo. Le cose stanno andando bene perché l’assessore non sta mollando a favore della Puglia e non sta giocando – e continua – mi dispiace per gli sciacalli che in maniera vergognosa hanno raccontato ulteriori bugie. Non è vero che i malati oncologici pagheranno il ticket. E’ una bufala assoluta e chi l’ha detta addirittura non ha il coraggio di girare per i corridoi della regione. Questo è frutto della pochezza umana prima, e professionale poi, che non merita commento perché enfatizzeremmo l’azione di sciacallaggio”.

Il nuovo piano, al centro della polemica, e del quale le regioni devono munirsi entro il 31 dicembre 2014, è già pronto, e Pentassuglia, carte alla mano, ne descrive le novità. “Nel piano non c’è più cosa succede in un ospedale o sui posti letto, ma ci sono le schede di cosa diventa il territorio. Questa è la grande sfida. Perché la sfida di sanità e salute sono le cure a domicilio e non in ospedale. – continua poi – Questo piano aumenta i posti letto in Puglia. I 180 milioni portati dopo la discussione con il Veneto serviranno per le nuove assunzioni che hanno copertura totale anche contrattuale; 29 milioni da destinare al territorio. Un territorio che deve assumere un concetto diverso di ospedalizzazione”. Queste novità, che l’assessore annuncia, lo stesso vorrebbe discuterle con la politica, affinché i partiti si pronuncino su cosa hanno intenzione di fare. Ora i partiti devono dirmi cosa vogliono fare, poi andrò in conferenza stampa e presenterò il piano. I cittadini devono sapere a chi hanno dato il mandato. La provincia di Taranto non perde posti letto, li aumenta e avrà nuove branche. Non chiuderà nessun ospedale così la smettiamo di dire fandonie”. Dunque, nessun presidio chiuso in provincia di Taranto, e nessun ticket per i pazienti oncologici, effettivamente esenti. Due mesi e mezzo di lavoro come assessore regionale, che lo stesso Pentassuglia definisce continui e determinati. Parla di inappropriatezza Pentassuglia, come principio negativo da abbattere. E si riferisce alla inappropriatezza che a suo dire, riguarda le prescrizioni, la spesa farmaceutica elevata.

“Ho già chiesto l’elenco dei medici prescrittori e quanti di essi sono andati a fare i viaggi di istruzione. Devo difendere la gente seria, e non chi sbaglia sulla pelle dell’assessore. Io non temo le lobby. Il 1 ottobre avrò il report delle liste d’attesa, sto monitorando pesantemente le liste d’attesa”. A questo proposito, Pentassuglia dichiara, che la questione delle liste d’attesa sarà uno degli argomenti che porterà urgentemente all’attenzione del Ministro della salute Beatrice Lorenzin, con la quale il prossimo 1 ottobre ha un incontro per chiudere la partita del centro ambiente-salute. E proprio in merito alla questione del centro ambiente-salute, Pentassuglia annuncia che questo è già partito all’insaputa di tutti. “Il centro salute ambiente l’ho fatto partire e non ho detto nulla a nessuno. Giovedì ci sono state le visite in ambulatorio.

Perché nessuno ha detto che l’Ilva ha avuto il regalo di non fare il controllo sul latte materno a Taranto. Io sto finanziando il controllo sul latte materno, perché quella prescrizione è sparita. Allora presenteremo i dati e diremo la verità ai cittadini. Perché la verità si racconta firmando gli atti e mettendo i soldi”. Un annuncio inaspettato quello di Pentassuglia, il quale aggiunge che il monitoraggio sui bambini non riguarderà esclusivamente cosa hanno mangiato, respirato o dove hanno giocato, bensì interesserà anche eventuali danni neuro-cognitivi, inseriti tra gli oggetti di studio nel progetto. Inoltre, molto importante, Pentassuglia spera di poter attuare un finanziamento per l’Arpa, affinché si possano avere a disposizione dati affidabili sui quali lavorare.

“Se non vi è l’Arpa, l’Università, quindi dati scientifici, su cosa si lavora? Di che monitoraggio parliamo? La Politica risponda a questi quesiti. – e continua – perché quando mi dicono che è morto un bambino, in un ospedale aperto 5 mesi fa, il terzo morto in 3 mesi, io non so che rispondere”. Novità e niente chiusura di presidi ospedalieri dunque, come spiega Pentassuglia nel suo lungo intervento.

“E’ un modello culturale diverso, io mi cimento e mi metto a lavorare con chi vuole. Dall’assessorato non è mai stato cacciato nessuno. Vengono ascoltati tutti, ma dopo aver ascoltato bisogna lavorare, produrre gli atti propedeutici. Questo piano, guarda al futuro della Puglia. Perché quando si assume un ruolo, si esercita quel ruolo con decisione, con lealtà e guardando al futuro della Puglia, perché questo è il piano dei prossimi tre anni”.

Elena Ricci

viv@voce

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