TORRICELLA. “Sindaco Depascale? Per i tributi comunali un motivo in più per dimetterti”

TORRICELLA. “Sindaco Depascale? Per i tributi comunali un motivo in più per dimetterti”

Toni d’accusa pesantissimi e richiesta di dimissioni del primo cittadino torricillese in questa lettera che ci viene inviata dall’ex sindaco Giuseppe Turco

Non più tardi del 15 maggio 2014 il sottoscritto Giuseppe Turco ed altri consiglieri comunali di minoranza interrogavano ufficialmente il sindaco e il responsabile dell’ufficio tributi dott.ssa Loredana Depascale sullo status di contribuenti dei consiglieri comunali, nonché sull’ accatastamento nella giusta categoria e classe degli immobili di loro proprietà, per evitare ed accertarsi che nessun consigliere essendo debitore del comune si trovasse in condizioni di incompatibilità, giusto art 63 comma 6 del D Lgs 267 del 2000.

In altre realtà la risposta sarebbe arrivata in tempi ridottissimi a nome del responsabile del servizio tributi, a Torricella a dare delucidazioni è intervenuta la Soget,società di riscossione coattiva dopo molto tempo. Nel consiglio comunale del 7- 8- 2014 i consiglieri di minoranza chiedevano al sindaco se non ci fossero le condizioni per l’ assessore Franzoso di incompatibilità con la carica di consigliere per eventuali debiti liquidi ed esigibili. La risposta scritta del sindaco avvocato Depascale inviata ai consiglieri ha dell’incredibile sotto il profilo politico amministrativo.

Riferisce infatti che i consiglieri Delliponti e Pro, pur non trovandosi nella fattispecie dell’ art 63 comma 6 del D. Lgs. 267 del 2000 hanno provveduto al pagamento dei tributi, ovvero stabilisce di fatto che sono contribuenti modello pagando regolarmente i tributi, per l assessore Michele Franzoso non ricorrono gli estremi dell’art. 63 perché la parte di debito liquido ed esigibile cosi come prevede l’ art. 12 e 3 del regolamento generale delle entrate tributarie, è stata rateizzata su richiesta dell’ interessato dalla Soget, pare da una superficiale lettura degli articoli che la Soget  può eccezionalmente accettare la rateizzazione quando il contribuente dimostri uno stato economico disagiato e per la cifra superiore a 500 euro allegare polizza fideiussoria, copia di questi atti richiesti da tempo  non è mai pervenuta.

Per completare il quadro sempre il Sindaco nella sua risposta scritta riferisce che il Franzoso titolare di un immobile in Torricella  presenterebbe una categoria catastale f3 e che da verifiche eseguite sui pagamenti relativi all’anno di imposta 2009, è risultato che il pagamento è stato eseguito su una rendita similare di euro 645,69 , come a dire lasciatemi perdere io non so che fare.

Egregio sindaco su questa vicenda invece c è molto da scrivere e fare al di là delle invettive dell’assessore Franzoso Michele in consiglio comunale in mia assenza. Veniamo comunque ai fatti, se il sottoscritto non avesse chiesto chiarimenti tutto sarebbe rimasto criptato e la gente, i contribuenti dissanguati, non avrebbero scoperto che l’assessore Franzoso aveva dimenticato per disguidi postali di pagare parte dei tributi datati 200, periodo in cui rivestiva la carica di sindaco, e lei di consigliere di maggioranza.

Il secondo punto importante che a lei non sfuggirà come avvocato, è l’art 1 comma 173 della legge 296 del 2006 ha di fatto abrogato l’istituto della rendita presunta, il terzo punto è legato sempre a delle norme ben precise e si rifanno all’ accatastamento degli immobili. Infatti, l immobile viene censito , ossia vengono attribuite classe , categoria, etc… i dati vengono notificati al contribuente che ha 60 giorni di tempo per presentare ricorso. L’ accatastamento è un obbligo per i titolari di immobili,  entro il 31 gennaio successivo a quello in cui è diventato utilizzabile per l uso a cui è destinato.

Lo stesso obbligo ricade sul direttore dei lavori che deve provvedere entro 30 giorni dall’applicazione degli infissi e comunque prima della presentazione della fine lavori,tutto questo ha una sua logica, attribuire la rendita all’unità immobiliare ai fini del pagamento dell’ ici , irpef e quant’ altro mi sfugge. A questo punto non le sfuggirà che se un politico è possessore di un immobile di pregio,  come è possibile documentarlo dalle utenze e perfettamente in uso, accatastato alla categoria f3  immobile in costruzione, che non produce rendita  anziché A7, porta a degli enormi vantaggi economici, che non tutti i cittadini possono permettersi, e che sotto il profilo politico, amministrativo e morale è inaccettabile, come non è accettabile e irricevibile la sua risposta al condizionale, quando l’ ufficio tributi può avere una idea immediata della situazione e capire se alcune somme dovute siano andate in prescrizione, senza scomodare nella sua risposta l’ agenzia del territorio che si occupa di ben altre situazioni che al sottoscritto non competono.

Per tutto quello che le ho contestato farebbe bene a rassegnare le dimissioni o quanto meno di dare ai suoi contribuenti delle risposte precise che la possano rendere il sindaco di tutti e non della sua maggioranza.

Giuseppe Turco

 

viv@voce

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