TORRE OVO (marina di Torricella). Pedana in legno per “diversamente abili” con fine corsa nel vuoto

TORRE OVO (marina di Torricella). Pedana in legno per “diversamente abili” con fine corsa nel vuoto

Zona “Villette”

L’ abbattimento delle  “barriere architettoniche” nelle città oltre a consentire  ai diversamente abili di potersi muovere più agevolmente (e anche autonomamente) nel disbrigo delle varie incombenze quotidiane, contribuiscono anche in maniera determinante a chi è colpito da un  handicap ad accedere in luoghi di villeggiatura.

Un progetto per la  la “tutela delle dune e l’ abbattimento delle barriere architettoniche” finanziato per 200.000,00 (duecentomila euri) dalla Regione Puglia all’allora amministrazione Turco, fu realizzato nell’anno 2007 nelle zone balneari “Torre Ovo, Villette e Trullo di Mare”.

L’Impresa “Mello” di Lecce assegnataria dei lavori,  portò a termine la  messa in opera di “barriere in legno di castagno” che avrebbero dovuto  preservare le dune e le piante tipiche del posto, nonché diverse passerelle (sempre in legno di castagno)che avrebbero dovuto agevolare  l’accesso al mare, di cui una lunga circa 30 metri adeguata al passaggio delle sedie a rotelle dei “diversamente abili”, ma anche per gli anziani e le  donne in gravidanza.

Purtroppo, a distanza di circa sette anni queste opere non essendo MAI state sottoposte a manutenzione e a causa del loro stato di abbandono non solo si trovano nel più totale degrado ma,  alcune di queste (soprattutto quella per i diversamente abili), costituiscono un serio pericolo per i bagnanti (soprattutto per i bambini che ci giocano saltando dalla pedana sulla sabbia).

Come da documentazione fotografica, a parte il cedimento di alcune palizzate a protezione delle dune, le passerelle, oltre  ad essere sprovviste di alcuni  pezzi di legno, si presentano con fuoriuscita di lamierine taglienti e chiodi arrugginiti che, in previsione della stagione estiva andrebbero urgentemente rimosse. E’ stato speso del “denaro pubblico” per delle “opere di pubblica utilità” ma se poi queste non si sono dimostrate valide alla “destinazione d’uso”, allora senza ombra di smentita posso affermare che  vi è stato solo un’ inutile “sperpero di denaro pubblico”.

Mimmo Carrieri

 

 

viv@voce

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