Tribunale di Forlì: la prostituzione è una scelta di vita individuale e non costituisce pericolo per la sicurezza e la tranquillità pubblica

Un caso interessante affrontato dal Tribunale Monocratico di Forlì, nella persona della dott.ssa Sonia Serafini (G.O.T.), riguarda la vicenda di una prostituta alla quale era stata contestata la contravvenzione di cui all’art. 2 comma 1 e 2 della legge n. 1423 del 27.12.1956

Nei confronti della donna il Questore della provincia di Forlì – Cesena aveva emesso un “foglio di via obbligatorio” in cui veniva inibita la possibilità di fare ritorno nel Comune di Cesenatico, senza preventiva autorizzazione, per un periodo di tre anni.

I Carabinieri della Compagnia di Cesenatico, però, effettuando controlli presso alcune persone che soggiornavano presso un Motel della zona, rinvenivano la donna a cui tre giorni prima era stato notificato il foglio di via obbligatorio.

La donna era conosciuta in zona perché più volte era stata vista su una strada statale in un “inequivocabile atteggiamento di meretricio”.

Secondo il Questore il “foglio di via obbligatorio” si era reso necessario per il comportamento della donna che a suo dire avrebbe costituito un pericolo per la sicurezza e per la tranquillità pubblica.

A parere del giudicante però il Questore aveva valutato in maniera generica il comportamento della donna considerandolo un pericolo per la sicurezza e la tranquillità pubblica.

L’ordine di allontanamento della donna si era basato quindi unicamente sul rilievo che la donna esercitasse la prostituzione.

FONTE

studiocataldi.it/

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