SAVA. Dopo le elezioni europee. Cosa potrebbe succedere …

SAVA. Dopo le elezioni europee. Cosa potrebbe succedere …

Un Partito Democratico più attento avrebbe già chiesto le dimissioni del sindaco protempore IAIA

Finita la tornata elettorale, molti hanno voluto “misurarsi”. Alcuni candidati nelle varie liste erano delle vedette numeriche, o meglio confermare o sapere quanto valeva il loro “elettorato”. Sempre di savesi parliamo. E’ stato sempre così e questa volta, certo in tono minore, ecco la riconferma. Ma se guardiamo la lista del maggior partito suffragato a Sava, cioè il PD, risalta subito una cosa: inversamente proporzionale il numero delle preferenze rispetto a quelle della lista. O meglio, ha preso più voti il simbolo che i candidati, all’interno di questa lista, presenti.

Quindi, la preferenza dell’elettore savese è stata dettata, esclusivamente, dall’effetto Renzi. Partiamo da questo e credo che, questo tipo di valutazione, non è affatto sbagliata. Quindi il PD savese è stato baciato dalla dea bendata su questa competizione elettorale. E noi gliene diamo atto. Abbiamo detto spesso, e volentieri, che in politica possono essere valide mille ragioni, in astratto si intende, ma una vale su tutte: i numeri. E quindi, i voti. Partiamo dai voti che poi, alla fine, sono quelli che dettano le regole della politica e le sue strategie.

Oggi abbiamo a Sava un PD primo partito. Quindi, che dovrebbe fare? Complimentarsi per la “eccellente” campagna elettorale che ha fatto a Sava? A Sava, il PD savese, non ha fatto nulla. Ma proprio nulla. Uno sparuto incontro nella sezione di Via Dante e null’altro. Ma davvero. Non ha fatto nulla. Ne un incontro in sala Amphipolis, ne un comizio. Niente di niente. E allora se questo niente di niente gli ha portato questa “fortuna”, o “culo” se vogliamo essere popolani, parta da questa grazia ricevuta. E parta a chiedere le dimissioni immediate del sindaco protempore IAIA. Perchè questo? Perchè la politica ha dei suoi passaggi. E se questi passaggi vengono ignorati, alla fine si paga un prezzo.

E il prezzo, con un PD savese immobile, lo stava già pagando. Parta da questo successo elettorale, davvero, immeritato a Sava. Si raccapezzi ben bene. Dia vita a un tavolo con le altre forze politiche d’opposizione e agisca in concerto. Trovi un degno rappresentante alternativo a IAIA, sposi un programma politico-amministrativo. Mostri le priorità che il paese ha bisogno sull’immediato. Oggi ha avuto la forza “politica” e questo lo può già delineare. Parta da questo. Se così non sarà, il PD savese ha perso una grossissima occasione “politica”. Recuperi chi il PD lo ha abbandonato a Sava. Lanci, una volta per tutte, la linea green che è ferma ai box in attesa di essere, una volta per tutte, sdoganata.

Linea green, che pare, cominci a prendere l’odore della naftalina. Parta con una linea politica. Parta con le persone che la politica la capiscono e che, alcuni, vogliono anche impararla. A differenza di idioti, fascisti, montati e gasati che della politica hanno solo imparato a memoria la poesia e che, di fatto, non capiscono un bene emerito cazzo (mi lasci passare, il lettore, questo, ndr)! Se così non sarà, il PD savese ha sprecato una grande opportunità che, senz’altro, non avverrà mai più per “grazia ricevuta”.

E alla fine per davvero, il partito di Renzi, a Sava, sarà alla stesso livello di una lista civica …

Giovanni Caforio

viv@voce

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