TARANTO. Primo Maggio: raccolti 3850 euro per l’emogasometro. I Liberi e Pensanti fanno un resoconto: orgogliosi della “sag(r)a di paese”

TARANTO. Primo Maggio: raccolti 3850 euro per l’emogasometro. I Liberi e Pensanti fanno un resoconto: orgogliosi della “sag(r)a di paese”

“Non ci fermeremo qui. In cantiere altre idee. Qualcuno si dia una mossa, anziché tagliare scarcelle e promuovere peperoni”

Sono stati resi noti, ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, gli esiti della giornata del Primo Maggio tarantino, organizzata, e lo ricordiamo, dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, senza alcuna grande sponsorizzazione, ma semplicemente con le proprie forze, e con il contributo di chi, tra i cittadini, ha voluto fare la sua parte. All’indomani del grande evento, che ha registrato presenze sopra ogni aspettativa, giungono le prime polemiche e le prime dicerie, in merito al confronto tra il concerto di Taranto e quello di Roma.

Non era intenzione del comitato operare differenze, ma alla luce di quanto twettato dalla Cisl, che ha definito il concertone di Taranto una sag(r)a paesana, il comitato ha avuto qualcosa da dire a tal proposito. Gianluca Coviello, giornalista tarantino, per l’occasione ufficio stampa dell’evento, in un’intervista, sottolinea in tutta questa storia, l’incapacità legata alla mancanza di contenuti validi per affrontare quella che a Taranto, giovedì, è stata una realtà vissuta e sentita a 360°.

“Credo che nell’epoca della comunicazione, e della fruizione totale dei documenti da parte di tutti, che vengono diffusi sia dalle testate giornalistiche, ma soprattutto attraverso facebook e twitter, chiunque può andare a leggere i faldoni dell’inchiesta ‘ambiente svenduto’, e rendersi conto di quanto siano stati, anche i sindacati di Taranto, incapaci di utilizzare bene il telefono perché non avevano i contenuti evidentemente, per poterlo fare” spiega Coviello e prosegue: “E così come non è stato utilizzato bene il telefono, nelle conversazioni raccolte nel faldone del gip Patrizia Todisco, oggi possiamo dire che non sanno usare neanche twitter, perché scrivere una frase di quel genere, è controproducente verso loro stessi, perché le immagini parlano chiaro”.

E ancora continua, che non è nell’interesse del comitato parlare di numeri, a loro non interessa. “Lasciamolo a loro, se si divertono così continuino pure, di certo i cittadini hanno gli strumenti per andare a leggersi le carte, e per capire, di chi stiamo parlando”. Scivolano addosso dunque, le polemiche, alla luce del grandissimo successo, non solo musicale e contenutistico, ma anche civile e di amore per la città. A testimoniare tutto ciò infatti, è stata la grande affluenza di cittadini giunti nel Parco Archeologico delle Mura Greche, il giorno seguente al concerto, per aiutare nella pulizia i componenti del comitato.

Un grande gesto di amore verso la propria città, e di riconoscenza nei confronti del comitato, che contando solo sulle proprie forze ha regalato a Taranto un momento indimenticabile. Dello stesso avviso anche l’attore Michele Riondino, impegnato nella direzione artistica. Egli sostiene che fare paragoni con Roma, è un azzardo che fanno gli altri. Roma è una manifestazione musicale, mentre a Taranto gli artisti hanno cantato per lottare, facendo della città una piazza simbolo per attirare altre realtà che vivono gli stessi drammi, ed invitarle a lottare. “La dimostrazione del nostro successo, arriva da messaggi come quelli della Cisl”. Ma il concerto, come abbiamo sottolineato più volte, non è stato solo momento musicale. E’ stato momento di confronto, ed è stato momento di solidarietà. Si è conclusa la campagna RST (rischio sanitario Taranto) avviata lo scorso anno dal comitato, e le decine di migliaia di firme raccolte, saranno poste all’attenzione del Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, che il comitato ha provveduto ad invitare a Taranto.

“Se non dovesse venire, andremo noi a portargliele, invitandolo a fare quello che vuole questa città” dichiara Cataldo Ranieri, portavoce. Il comitato è estremamente soddisfatto, e procede all’apertura dei salvadanai collocati nel parco il Primo Maggio, per la raccolta fondi finalizzata all’acquisto dell’emogasometro da donare al reparto di oncologia dell’ospedale Moscati. “Servono 6100 euro per acquistare il macchinario, e in questi è compresa la formazione per il personale” dichiara Massimo Battista, membro del comitato. “Se non dovessimo raggiungere la somma, il restante sarà coperto dal Comitato”.

Dai salvadanai, sono stati raccolti 3850 euro, nella prossima settimana sarà disponibile l’intero bilancio dell’evento. Il comitato ha nuove idee in cantiere, nuove iniziative da cui ripartire e per rendere partecipe la città. L’appello di Massimo Battista è rivolto ad alcuni politici “Meno tagli di scarcelle e promozione di peperoni, e più attenzioni per la città, che in questi giorni ha vissuto”, in effetti grazie all’evento, molti ristoranti e alberghi della zona hanno lavorato; si è creato quel meccanismo economico, che se presente più spesso, può davvero costituire l’alternativa alla grande industria, facendo spazio alla vera e soffocata vocazione della città, quella turistica.

Elena Ricci

viv@voce

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