SAVA. Commissione Affari generali. Clima infuocato

Il presidente Arturo De Cataldo (Forza Italia) e il Consigliere Mimmo Spagnolo (PD)  chiedono chiarimenti sulla previsione di Bilancio ad un giorno esatto dalla seduta consiliare

Quella di ieri, seduta svolta nella sala consiliare del nostro Comune,  è stata una serata infuocata: troppe domande, risposte che sembravano evadere le domande.  Nell’apertura dei lavori il Presidente Arturo De Cataldo metteva subito in evidenza le incongruenze dei due famosi piani finanziari da cui si ricava la TARES chiedendo ai responsabili redattori chiarimenti sul secondo piano sostituito (assenti Igeco redattori del primo piano finanziario), le risposte dei tecnici convocati hanno confermato le incongruenze precisando che si trattava di “sviste di 150 mila euro… ed errori nelle sommatorie delle tabelle ma che tuttavia il totale è pari ai costi del servizio” quindi il Consigliere Mimmo Spagnolo, evidenziava la necessità di approfondire le criticità emerse anche con riferimento alla presentazione della previsione di bilancio chiedendo di valutare l’aggiornamento o comunque garantendo la presenza dei tecnici in Consiglio comunale data la ristrettezza dei tempi. Clima infuocato, botta e risposta tra il sindaco Iaia e De Cataldo, il quale metteva in risalto un’altra cosa: “L’assurda ristrettezza dei tempi previsti al contrario dalla legge in favore dei consiglieri comunali per controllare la veridicità di cifre e numeri dai quali si ricava la Tares”.  Già, a poche ore dalla seduta del Consiglio il tempo è malandrino.

Il tema successivo è la Tares e qui De Catadlo incalza il sindaco IAIA: “Sindaco, ma avete tenuto conto della capacità contributiva delle famiglie meno abbienti?” IAIA risponde: “Al fine di evitare iniquità, considerata l’evasione fiscale, l’amministrazione ha ritenuto di non aderire a questa proposta. Almeno in questa prima fase”. Scambio di battute accese ma riconducibili al climainfuocato della serata. C’è di più. Ad esempio, sulla Tares,  seuna attività commerciale, magari nata nel 2013 non dovesse aver fatto la denuncia ai fini Tares la sanzione sarebbe del 200%. O meglio, a ipotesi: se una attività commerciale avrebbe dovuto pagare 1000 euro, con la sanzione, pagherebbe 3000 euro! Su questo, il sindaco IAIA, su presentazione delle proposte di riduzione delle sanzioni previste nel Regolamento da parte di De Cataldo, si è riservato di valutare un 30% di sanzione anzi che il 200%.

E’ la volta del Consigliere del PD, Mimmo Spagnolo, che nel suo intervento sottolinea  “al 22 novembre, ultima seduta del consiglio comunale, vi era un Piano Igeco finanziario doc ma ora è importante, alla luce di questa “svista” (150 mila euro, ndr), la trasmissione fondamentale di questa seduta a tutti i Consiglieri”. De Cataldo, successivamente, non si sente “soddisfatto” della risposta del sindaco IAIA. “Le motivazioni adotte dal sindaco non giustificano la disattenzione sulle diverse forme di reddito. Per tanto insisto per la riduzione e, nei casi particolari, all’esenzione o riduzione della Tares utilizzando i criteri di capacità contribuitiva, modello ISEE”.

Stasera si canta … messa in Consiglio comunale!

Giovanni Caforio

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