MUIA: “Ecco come sono stati traditi gli accordi elettorali da parte di Dario IAIA”

MUIA: “Ecco come sono stati traditi gli accordi elettorali da parte di Dario IAIA”

Incontro con Vittorio Muia, ex componente della Democrazia Cristiana savese

Patto per Sava vinte le passate elezioni, messi gli assessori e la DC, non prendendo il rappresentante istituzionale, viene estromessa dalla squadra amministrativa. Cosa è successo?

Ci sono molte premesse da fare e, se possibile, vorrei fare una ricostruzione su questo.

Prego!

Ci furono molte riunioni tra di noi, prima e dopo la campagna elettorale, e su tutto verteva la forte convinzione che i partiti o movimenti che cominciavano a far parte del cartello “Patto per Sava” garantivano a tutti, dico a tutti, la rappresentanza amministrativa. Cioè 5 partiti con 5 cariche amministrative, oltre la Presidenza del Consiglio comunale.

Quindi in caso di successo elettorale, negli incontri avuti, a tutti i componenti del cartello, veniva garantita la rappresentanza amministrativa. Giusto?

Certo, fu proprio questo. Anzi, le dirò di più. Ci fu l’attuale vicesindaco, e assessore all’Ambiente e all’Ecologia, Fabio Pichierri che sottolineò l’importanza di questo accordo verbale tra di noi e che su questo verteva l’importanza della coalizione in virtù del rapporto di fiducia tra di noi. Erano presenti Dario IAIA, Pasquale Calasso e Corrado Agusto.

Quindi, questo era l’accordo verbale. Poi, a giochi fatti, che è successo?

Fu proprio Dario IAIA che, il giorno dopo la vittoria delle elezioni, dichiarò alla stampa locale le testuali parole: “La squadra amministrativa è fatta. E la DC resta fuori in quanto non è stata capace di prendere il rappresentante istituzionale”.

Come restò?

Malissimo di questa affermazione di Dario IAIA.

Non cercò conferma alle promesse che le furono fatte?

Certo. Sa cosa mi dissero? Corrado Agusto disse che non c’era, Pasquale Calasso disse di non aver sentito e Fabio Pichierri fu l’unico a da ammettere questi accordi verbali tra di noi. A Dario IAIA non risultava questo …

Poi dopo cosa fece?

Da qui capì solo una cosa: ci avevano tradito.

Poi l’hanno più convocata nelle riunione di maggioranza?

Una volta soltanto …

In che occasione?

In quella della preparazione del Giugno Savese 2013. Il tema era la mancanza di liquidità per i fondi necessari all’importante scadenza ormai alle porte.

La fecero intervenire?

Appena provai ad accennare ad un intervento mi fu detto testuali parole “tu zitto!”. Andai via. Immediatamente.

E il suo intervento, stroncato, su cosa verteva?

Proposi il dimezzamento degli stipendi degli assessori, per un mese o due o tre, in modo da trovare i soldi per fare partire la manifestazione cittadina. Questa proposta della Democrazia Cristiana, tra l’altro, fu protocollata e ignorata del tutto la nostra comunicazione al primo cittadino IAIA. Comunque per  la cronaca, per la mancanza di soli 4 voti non abbiamo raggiunto il risultato per il conseguimento del Consigliere comunale.

Passiamo avanti. Sono passati 15 mesi …

L’amministrazione IAIA sta operando con il bilancio della passata amministrazione. Quindi di loro, al momento non c’è nulla.  Vedremo cosa verrà programmato con il prossimo bilancio ormai alle porte.

Indice di gradimento del primo cittadino che di nome fa Dario IAIA?

Per me, e non solo per me, Dario IAIA è stato una delusione. Ma questo, credo, che è supportato da alcuni riferimenti, numerici su tutto: alle politiche dello scorso febbraio FLI, la lista di IAIA, ha preso poco meno di 217 voti. Incredibile questo. L’unico paese in Italia che è amministrato da un sindaco di FLI diventa ridicolo questo risultato elettorale. Dovrebbe bastare questo per invitare tutti alla riflessione. Un giudizio del genere avrebbe dovuto portare ad una attenta analisi da parte del primo cittadino savese. E’ stato, quasi, come se fosse stato un giudizio sul suo operato di appena otto mesi dal suo insediamento.

Quindi le promesse elettorali vanno a quel paese, o no?

Un programma elettorale faraonico. Sembrava come se si dovesse rivoltare Sava come un calzino. Invece così, finora, non è stato. Addirittura si parlava di privilegiare le imprese locali, magari organizzandole in consorzi, per dare un nuovo input occupazionale su Sava. Ma questo, oltre al resto, non c’è stato.

Fosse stato solo questo …

Certo. Anche sul dirigente al Patrimonio, il convenzionato Schirinzi, fu fatto ferro e fuoco in campagna elettorale e invece è ancora lì nell’ufficio comunale a dirigere il Patrimonio savese in quanto gli è stata rinnovata la convenzione e, di seguito, la fiducia.

Quindi Patto per Sava per lei cos’è?

E’ una coalizione monca, la quale va avanti fino a quando i numeri la sorreggono. Se durerà nel Palazzo di città sarà una scommessa.

Consiglio comunale rinnovato al 60% nei suoi componenti …

Si. Basta vedere i Consigli comunali. Nuovi consiglieri che sono solo capaci di dire si oppure di alzare la mano. Tutto qui. Di queste nuove entrante nel Consiglio forse ci sarebbe dovuto aspettare di più.

Andiamo al nuovo servizio raccolta differenziata porta a porta. Secondo lei funziona?

Su questo le voglio dire il gran can can che fu fatto prima delle elezioni comunali quando furono fatte delle forti insinuazioni sulla validità dell’assegnazione. Il consigliere d’opposizione, Dario IAIA,  parlava di buste delle offerte di gara manomesse. Insomma lasciava spazio a qualcosa che di legale non era. Poi, a risultato elettorale raggiunto, il silenzio è diventato tombale.

Si ma, il servizio?

Guardi anche lei. Il paese è pieno, nelle sue periferie, di rifiuti di ogni genere. Poi, tra l’altro, l’assessore Pasquale Calasso parlava di circa 350 evasori dal servizio. Bene, attivi gli strumenti che ha per il recupero del tributo in quanto non è giusto che i cittadini che pagano devono vedersi fare beffa di queste diverse centinaia di evasori.

Giovanni Caforio

 

 

 

 

 

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