Ferrovie Sud Est. Servizio pessimo e tariffe in aumento

E’ in arrivo una notevole stangata per i pendolari pugliesi che già da inizio settembre hanno dovuto fare i conti con un aumento del 7% sul costo dei biglietti di treni ed autobus regionali, seguendo una scala chilometrica

Tali aumenti erano già stati predisposti nella delibera regionale del 2 Agosto e facevano capo alla necessità di proporzionare i prezzi dei biglietti alle variazioni Istat, variazioni che non avvenivano da quasi quattro anni. Le Ferrovie Sud Est, come del resto tutte le società concessionarie di trasporto pubblico, non hanno ostentato due volte ed hanno immediatamente servito il rincaro ai propri clienti. Tutto questo rientrerebbe nei limiti dell’accettabilità, però, se il servizio che l’azienda offre ai cittadini rientrasse almeno lontanamente nei margini della decenza.

Prendiamo in esame, per esempio, la tratta Sava-Manduria, quest’ultima meta di numerosissimi studenti e di tantissimi lavoratori che si dirigono giornalmente nella città messapica.  Spesso e volentieri i pullman sono così stracolmi di gente da rendere difficile persino la salita e la discesa dal veicolo, senza tener conto della sicurezza. La gente, difatti, pur di non perdere la corsa, resta puntualmente in piedi nel corridoio tra le due trafile di sedile, venendo rimbalzata da una parta all’altra durante il viaggio. Tale “abitudine” rappresenta un rischio serissimo per l’incolumità dei passeggeri oltre la violazione dei codici di sicurezza stradale.

Gli autisti dovrebbero stare ben accorti: come i recenti fatti di cronaca dimostrano, sono proprio loro i primi a salire sul banco degli imputati in caso di sinistro o di altre incresciose vicissitudini. E’ sotto gli occhi di tutti che risulta umanamente difficile scegliere tra lasciare a piedi una anziana signora è rimanere ligio alle norme della strada ed è per questo motivo che dovrebbero essere loro i primi a reclamare nei confronti dell’azienda, che in queste misure tutela davvero poco i suoi collaboratori.

Si dovrebbe agire con la stessa puntualità e minuziosità di quando i controllori di FSE provvedono a multare i passeggeri sprovvisti di tagliando per la corsa, ma si sa che quando si tratta di introiti aziendali tutto si muove più velocemente e celermente.

Non serve essere degli economisti per capire che mettere a disposizione più mezzi per questa tratta, evidentemente più trafficata del previsto, non farebbe altro che aumentare la sicurezza di viaggio, diminuire il malcontento dei clienti e, perché no, creare nuovi posti di lavoro. In  fin dei conti, i passeggeri pagano un servizio ed è loro diritto che questo li venga reso in maniera ottimale e professionale.

E’ giusto che la gente reclami e si lamenti per le cose che non vanno, perché solo così si può migliorare il nostro territorio e, in secondo luogo, l’Italia.

Andrea Prudenzano

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