SAVA. ALBERI DI PINO, OTTO IN TUTTO, DECAPITATI. TUTTE LE BUGIE DI DARIO IAIA

SAVA. ALBERI DI PINO, OTTO IN TUTTO, DECAPITATI. TUTTE LE BUGIE DI DARIO IAIA

Leggiamo le classiche carte e le motivazioni adottate dai Vigili del fuoco …

Con Determina del responsabile dell’Area Patrimonio (quel signore che IAIA diceva in campagna elettorale “fuori i tecnici forestieri dal Comune di Sava!”, e che tra l’altro il nostro Comune sta pagando il suo avvocato in quanto il dirigente su citato è indagato dalla Procura della Repubblica, ndr) numero 417 del 22 agosto 2013 avente oggetto “Estirpazione alberi in Piazza Risorgimento e Via Trento” veniva specificato che il sopralluogo dei Vigili del Fuoco di Taranto segnalava il pericolo e in questa nota metteva in evidenza “le possibili soluzioni definitive del dissesto provocato al marciapiede e al manto stradale determinato dall’apparato radicale degli alberi di Pino siti in Piazza Risorgimento”.

Fin qui è Piazza Risorgimento, ovvero aver decretato la morte di due Pini d’Aleppo da parte dell’amministrazione IAIA. Premesso che non state cercate soluzioni alternative al taglio. Doloroso, dei due alberi piantati nel lontano 1940. Il primo cittadino dice che ha interpellato un dottore in agraria … chi sa chi è questo luminare. Chi sa. Sarebbe interessante saperlo così gli chiediamo dove ha studiato o meglio dove ha preso la laurea: all’Università statale o alla … Cepu?

In molte città, o paesi, si fa di tutto per salvaguardare alberi così maestosi e imponenti. A Sava no. A Sava, a turno, chi comanda crede che il parco pubblico è suo e quindi può usarlo a suo piacimento. Un lettore su uno di questi due pini tagliati mi ha detto testualmente: “Direttò? Nò eti ca st’aurlu rubaua la visuale tì ncuna casa ti dà meru, no?” E’ capaci puru … quindi l’unica soluzione, dell’amministrazione IAIA era il taglio. Drammatico! Non è stato fatto nulla per salvare questi due alberi di Pino d’Aleppo.

Andiamo ai sei alberi, sempre di Pino d’Aleppo, tranciati sul Viale del nostro Cimitero. Nella stessa determina, del nostro caro dirigente comunale indagato, si legge che i sei alberi di Pino sono  “risultati d’intralcio alla viabilità, insistenti nella mezzeria del prolugamento di Via Trento …”. Bene, o meglio malissimo.

Quindi questi sei alberi di Pino non sono stati tagliati per far passare un collettore di raccolta di acqua piovana ma bensì per altro! Ironia della sorte, si fa per dire poi, appena sono stati tagliati i sei Pini del viale del cimitero, dall’oggi al domani, la proprietà del fabbricato di una quarantina di appartamenti, ancora non finiti, si è precipitata subito a demolire la muraglia del viale che “ostruiva” la “bellezza” di questo scatolone. Anche qui, il nostro lettore (che maligno, vero?) mi ha detto: “Direttò? Cè à istu. Puru a cuddu lonna fattu lu favori!”

Come non dargli torto?

Giovanni Caforio

viv@voce

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