La stupidità non deve passare dalle pagine di facebook di questo giornale. Andate a portarla, se volete, altrove. Ma non qui!

E ci risiamo: commenti e offese da Codice penale!

Da una interessante conversazione sul mancato servizio della Compagnia privata che gestisce la raccolta differenziata nel nostro paese si è arrivati al putiferio! All’inizio il link aveva preso la giusta piega: le sacrosante lamentele, giustificate dalla menzione delle Vie soggette al disservizio, fino a quelli che dicevano che non era vero. Il dialogo ha retto fino a quando qualcuno non si è permesso di uscire fuori dal reticolato del dialogo e sconfinato nell’immenso mare della calunnia e delle offese gratuite. Io non so che succederà  tra chi si è reso attore di questo squallore, ma resta un fatto importantissimo.

Non devono essere usate le pagine di facebook di questo giornale per comportamenti che nulla hanno a che fare con il buon senso e il rispetto anche di chi la pensa in modo diverso. Pesate le parole, quando digitate sulla tastiera del pc. Pensateci prima. Le impennate emotive non fanno altro che generare scenari diversi da quello che era il motivo principale del tema.

1000 volte l’ho detto, 1000 volte l’ho sottolineato ma, credetemi, a volte mi sembra che non siamo affatto cresciuti e questi strumenti straordinari che abbiamo, facebook e altro, vanno usati con moderazione e con rispetto degli altri. Pur avendo concetti o idee diverse.

Il dialogo è questo. Il resto è Codice penale. Regolatevi.

Mi spiace solo di una cosa di questo link sulla mancata raccolta differenziata del 16 agosto: c’erano tanti amici che hanno evidenziato una realtà e su quella realtà il dialogo stava proseguendo. Aver cancellato tutti i commenti mi è dispiaciuto, ma non si può stare con il fucile dell’elimina sempre spianato.

Spero che questo serva per un’ altra volta. Dopo, c’è l’eliminazione.

Giovanni Caforio

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