LETTERA APERTA AL SINDACO DARIO IAIA

LETTERA APERTA AL SINDACO DARIO IAIA

Le ragioni di questo giornale e quelle del primo cittadino savese …

4 agosto 2013. Ore 8.24. Inviato un sms al sindaco IAIA con la richiesta se posso preparare le domande per un intervista. Ecco la sua lunga risposta, sempre tramite sms, al mio stiminzito messaggio.

“Sono disponibile a domande a condizione che lei pubblichi prima sul suo giornale una smentita rispetto a quanto da lei insinuato in articolo subito dopo l’attentato da me subito e cioè che quell’episodio poteva essere collegato a voti che avrei preso dalla delinquenza. Frase questa assolutamente vergognosa che non mi consente di avere con il suo  giornale un rapporto sereno. Oltre questo attendo anche da lei una presa di distanza dal suo collaboratore e giornalista Mimmo Carrieri relativamente alle denunce presentate dallo stesso nei confronti dell’ass. Maurizio Pichierri e di un giovane al quale con la sua condotta ha precluso diverse strade.

Non si può chiedere il dialogo e nello stesso tempo i suoi collaboratori presentano querele, anche perchè da queste possono derivarne altre. E il nostro paese ha bisogno di altro. Le inutili polemiche hanno stancato tutti. Saluti

Dario IAIA, sindaco di Sava

Da una semplice richiesta di formulare alcune domande ecco il papello del primo cittadino savese. Sommariamente IAIA dà una visione dello stato delle cose molto compresso e per nulla chiaro. Siccome amiamo essere chiari, a costo anche di apparire antipatici, ecco le nostre ragioni. Andiamo per ordine.
Rapporto di serenità: ci sono due ruoli che farebbero bene, sempre, a differenziarsi, in quanto hanno compiti ben diversi e su tutto ben precisi. Chi amministra amministri e chi scrive, o informi, faccia bene la sua informazione. Certo, questo l’ho detto mille volte ai nostri lettori, che un giornale deve chiedersi che ruolo deve avere all’interno della sua comunità. Essere yes men oppure spirito libero.

Della due, Viv@voce, ha scelto la seconda. Bene, proseguo nella verità, che poi non è la verità di questo giornale ma è la sacrosanta verità. Delle ragione degli altri non sappiamo che farcene, davvero. Specie quando questi ultimi si rivolgono a noi in modo forcaiolo e ignobile. L’attentato al sindaco ha avuto, secondo il nostro giornale una matrice diversa da chi ha fatto propagandare che era stato fatto in quanto alcuni erano avversi al cambiamento. Mah … forse conveniva di più far passare questo messaggio anzi chè cercare di capire le ragioni che hanno portato alla maturazione, e decisione, di un così efferrato attacco criminale.

Siccome, come tutti gli altri d’altronde, noi ragioniamo e cerchiamo sempre di capire meglio le cose e se poi c’è una strada differente in cui alcuni tasselli ci portano alla composizione del mosaico della verità meglio ancora. Quando vorrà IAIA mi fermi per strada che gli dico alcune cose su questo che, se solo le scrivessi per la loro efferatezza, sarebbe un botto micidiale oltre alle diverse denunce di cui sarei, senz’altro bersaglio. Il nostro sindaco dice che non c’è un rapporto di serenità. Bene, ecco i fatti. Oltre ad aver dato la nostra ipotesi, in modo anche velato e non nitido, sull’attentato che IAIA ha subito il rapporto amministrazione IAIA-Viv@voce lo si è voluto demolire. Vediamo come.

Fu nel primo aprile giorno del pesce che il nostro giornale, in modo guascone e goliardico, disse che il sindaco IAIA aveva rassegnato le dimissioni. Apriti cielo. Successe un vero e proprio “procurato allarme” magari anche istituzionale, secondo l’attuale amministrazione. L’andata del primo cittadino dal Prefetto il giorno dopo ne fu una vera e propria testimonianza. Addirittura dal Prefetto, chi sa quale destabilizzazione avevo creato! Da questo momento vengono messi i bastoni fra le ruote a questo giornale. Vengono squinzagliati funzionari manutengoli amministrativi diretti in cui ci negano l’accesso agli atti con richeste inversomili di chiarificazione. Da premettere che prima del pesce d’aprile non vi era stata nessuna difficoltà ad avere ciò che questo giornale chiedeva. Ma su questa azione fatta dal funzionario è stato fatto un Esposto alla Procura in cui sono stati evidenziati i reati di abuso e omissione di atti in ufficio e abuso di potere. Noi aspettiamo, non abbiamo fretta.

Quindi se un sindaco vittima del nostro pesce d’aprile va dal prefetto per protestare contro questa azione, e tra l’altro fa scrivere dal Patto per Sava “Che senz’altro il Prefetto prenderà provvedimenti” … Ecco questo è successo. Poi è normale che ad una azione corrisponde una reazione. Uguale o contraria. Ed ecco alla ribalta la fascia tricolore tema di un Esposto fatto dal nostro giornale al Magistrato. Per non parlare poi del pagamento della parcella legale ad un funzionario convenzionato il quale, indagato, guarda caso, il legale se lo sceglie lui e paga il nostro Comune! Altra stortura, andiamo avanti.

Arriviamo al giocatore amministrativo che si chiama Maurizio Pichierri, validissimo assessore alle Attività Produttive, il quale ha reso la zona industriale un vero e proprio salotto! Il Pichierri deve imparare a sapersi rapportare con un giornale, in genere, che non è incline a nessuno e tanto meno a questa amministrazione comunale. Ma è liberissimo di negarsi a Viv@voce, certo dormiamo lo stesso sonni tranquili senza la sua intervista. Ma viene colto in “fallo” con la sua motocicletta sul divieto di fermata e avrebbe fatto bene a dire “Scusate signori, ho sbagliato”. No, no, no. Non esiste, ma scherziamo? Tutt’altro, lo stesso sciorina su facebook parole in libertà e offensive verso Carrieri e verso di me. Quindi se Carrieri lo ha denunciato, ho fatto la stessa cosa anche io la settimana seguente alla denuncia di Carrieri. Questo è un suo giocatore amministrativo, sindaco IAIA, e che farebbe bene, molto bene, attenzione quando parla male di me e di Carrieri!

Andiamo al giovane a cui pare che “siano state precluse diverse strade” dopo la denuncia di Carrieri. Bene, testimone diretto di questo. Mi recai personalmente dal fratello del giovane in questione, rappresentante istituzionale della sua maggioranza, e dissi testualmente “Tillu a frauta cu bascjia li toni quannu scrivi sobra a fesbuch. Ci nò Carrieri li faci la denuncia”. Dissi così, testuali parole. Mi fu risposto che è grande e quindi è responsabile di quello che fa. Il giovane continuò con le sue insuazioni (lasciando intendere che la busta con i proiettili e la lettera minatoria era opera di Carrieri stesso, ndr) e Carrieri decise che era ora di mettere fine a questa infamia. Ora questi sono i fatti, sono le verità, le uniche e non ci sono verità manipolate da questo giornale per apparire più bello agli occhi degli altri.

Quanto a Carrieri, o meglio al rapporto che ha con Viv@voce. Carrieri è liberissimo di scrivere ciò che vuole e il nostro giornale è sempre una porta aperta per lui,  e non solo. Carrieri, oggi, è diventato una speranza per molti, molti per davvero. E nella differenza, sindaco IAIA questo lo avrebbe dovuto fare la sua amministrazione.

Tema, di non poco conto, è il rifiuto di questa amministrazione a mandare a questo giornale i comunicati stampa o, peggio ancora, a non invitarlo alle conferenze stampa.  Ultimo Calice di Stelle 2013.  Stia tranquillo sindaco IAIA, non ci cambia la vita. Anzi, questa è la pochezza, questa è la nitida dimostrazione di una mancanza di democrazia.

La democrazia è una gran bella cosa, conquistata con lotte da chi ci ha preceduto e, in tema di diritti, moltissime persone hanno affrontato a spada tratta tutti i sorprusi. Lei sindaco IAIA, ieri era nei banchi dell’opposizione e molti suoi interventi parlavano della mancanza di democrazia da chi, a turno, amministrava questo paese. Oggi tocca a lei il timone di un malato che si chiama Sava. E in tema di diritti, questo giornale, non si fa mettere i piedi in faccia da nessuno. Molto probabilmente la sua cultura politica primitiva fascista è nata sotto i riflettori di Almirante, di Romualdi, di Rauti e di un giovanissimo che si chiamava Gianfranco Fini. Quest’ultimo capì molto bene una cosa: la democrazia è un bene supremo dei popoli. E disintossicandosi a Fiuggi diede vita ad un nuovo soggetto politico, di cui fu sdoganato da “il buffone di Roma” proprio come lo chiama il Financial Times. Forse il percorso sulla “democratizzazione” di questa amministrazione non è ancora finito?

Ma oltre questo c’è ben altro: la sua amministrazione è impallata. Manca di modestia nei rapporti con il cittadino, e questa è opinione diffusissima tra i savesi. Per non parlare dei lavori ereditati dalla passata amministrazione, i quali sono gli unici lavori in corso. E non scordi che la sua amministrazione ha perso finanziamenti per circa un milione e quattrocento mila euro. Restano altri 3 anni e 10 per arrivare alla fine del suo percorso amministrativo che, di politico, abbiam visto poco, ma molto poco.

Quannu spiccia stà ministrazioni, e ci campamu, è capaci ca nui stamu ancora a scriviri ma tu, ci continui ti stù passu, no creu ca li savisi ti confermunu  chiui  la fiducia e, alla fini, tà scjiucata la chiù granni possibilità ca tinii …

Giovanni Caforio

viv@voce

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