SAVA, QUALE FUTURO PER I GIOVANI?

SAVA, QUALE FUTURO PER I GIOVANI?

Che peccato non investire nei giovani, nelle loro idee e nel futuro

 

Cari Lettori, eccomi di nuovo qua. A scrivere un nuovo articolo. Vedete, da quando ho scelto e deciso di impegnarmi attivamente nella politica, la mia mente è spesso affollata di domande che esigono di trovare delle risposte che possano essere soprattutto convincenti.

In Tv si sente spesso parlare di futuro per i giovani, lavoro per i giovani. Ma dove, come, quando? Non appena un giovane si permette di avanzare una idea, voi gliela bruciate subito, senza nemmeno ascoltarla. Ammazzando, ogni sua speranza. Ad esempio, mi viene in mente un progetto alla quale penso da tempo. Ovvero: LA CREAZIONE DI UNA RADIO LOCALE.

Ecco, ho accennato la mia idea a colui che amministra il Mio Paese. Ricevendo tale risposta: La tua è una buona idea, ma c’è un problema rappresentato dai costi. Chi pagherebbe per una iniziativa di questo genere? Quindi, senza finanziatori la vedo difficile da realizzare. Ciao. Allora, anch’io sono cosciente del fatto che un progetto di questo tipo abbia dei costi, com’è normale che sia, d’altronde. Il fattore anormale è un’altro, a mio avviso.

Non investire nei giovani, nelle loro idee e nel futuro. Questo, è il vero problema. Aldilà, del vile denaro. Cosa devono fare i giovani per farsi ascoltare da qualcuno? Devono sempre essere costretti a scappare via da dove sono cresciuti, o peggio ancora morire? Io voglio fare notizia per il fatto di essere rimasto, facendo il possibile per rendere migliore il mio paese. Da vivo. La politica ha perso tutto il suo appeal proprio perchè le idee non sono più protagoniste, ed hanno lasciato tempo e spazio inutile ai volti da cartone animato, che hanno i politici. Il punto forte della mia azione politica, sarà l’opposto: riportare al centro dell’attenzione le idee.

Perchè sono loro a dover parlare, non le persone. Il denaro poi, non dovrebbe essere visto soltanto come una fonte di guadagno, per alcuni. Ma anche e soprattutto come una fonte di aiuto, per tutti. Specialmente da parte di chi ha la fortuna di poterne disporre ampiamente. Investendo in progetti, che possano favorire la crescita del Paese. In tempi di crisi economica, tutto questo non sarebbe affatto male.

Mostrate interesse reale per il BENE COMUNE con i FATTI, non con le PAROLE. Che lasciano il tempo che trovano. E’ molto facile ormai riempirsi la bocca di belle promesse, per poi puntualmente disattenderle. Siamo abituati malissimo. Ribelliamoci ad alta voce, finchè siamo in tempo. Ho letto da qualche parte che l’ammistrazione comunale, si mostra soddisfatta per i dati della raccolta differenziata. Per carità, lodevole iniziativa. Ma non si vive di sola immondizia. Sava ha anche bisogno di altro, molto altro. Che ancora manca! Ad esempio: perchè a Sava i disabili sono emarginati e tagliati fuori dalla società? Perchè sono visti come un problema da eliminare e non come una risorsa da valorizzare, non essendoci luoghi o iniziative pubbliche che ne possano favorire l’integrazione sociale.

Non neghiamo l’evidenza, per cortesia. E’ così da sempre. Le istituzioni locali dovrebbero avere il compito di porre le condizioni necessarie affinchè i disabili abbiano la possibilità di potersi staccare gradualmente dal proprio nucleo familiare, non essendo costretti a dover rimanere eternamente attaccati alla gonna della Mamma o al pantalone del Papà dovendo rinunciare e vedendo soffocare le proprie aspirazioni, per sempre.

IO AMO TANTISSIMO SAVA, DIMOSTRATE DI AMARLA ANCHE VOI. FACCIAMOLA CRESCERE INSIEME, ABBATTIAMO LE BARRIERE CULTURALI E MENTALI.

Questo articolo non vuole attaccare nessuno, si limita solo ed esclusivamente a raccontare la realtà che da troppo tempo oramai si vive nel mio amato paese, ahimè. Non mi sono inventato nulla. Chiunque potrà affermare il contrario di quanto scritto qui sopra, ovviamente. Ma credo che sarà molto difficile smentirmi.

Almeno per una volta, evitiamo di avere sempre le classiche fette di prosciutto, davanti agli occhi.

Claudio Rimoli

viv@voce

Lascia un commento