SAVA. ATTO SCELLERATO COMMESSO IN UN CIMITERO SEMPRE PIU’ VULNERABILE

SAVA. ATTO SCELLERATO COMMESSO IN UN CIMITERO SEMPRE PIU’ VULNERABILE

Il nostro Cimitero è sempre terra di conquista e di atti scriteriati. A quando un servizio di telecamere?

Alcuni anni fa ci fu una razzia di infissi di alluminio all’interno del nostro cimitero: portarono via tutti gli infissi di anticorodal verniciato. Le cappelle risultarono così senza porte e senza finestre. Qualche anno dopo la goliardia e la stupidaggine senza fine degli imbecilli portò alla distruzione delle lapidi collocate  per terra. Pochi mesi fa hanno sradicato e rubato una fontana di ghisa dal peso non indifferente. Oltre al degrado del colombario dei savesi della prima guerra mondiale e la scarsa pulizia all’interno dell’area cimiteriale oggi registriamo un atto “singolare”. All’interno di una cappella privata è stata smontata la lastra di marmo del defunto, comunemente fissata con dei bulloni cromati, rimossa la parete di tufi che faceva da barriera fra il marmo e la bara. Non contenti, hanno sceso per terra la bara del defunto e aperto la parte superiore. Fin qui i fatti. Gesto strano che forse porta gli scalmanati ad aver sbagliato obiettivo? Sul caso indagano i Carabinieri del Comando Stazione di Sava. Ma comunque questo atto vandalico ci porta, automaticamente, a chiedere a chi amministra questo paese una maggiore protezione della casa dei defunti savesi. Consigliabilissimo è un servizio di telecamere a circuito chiuso di tutta l’area in questione. E’ ora.

Altro che mettere il cartello in cui si fa divieto di fare fotografie o riprese filmate! Ca cè stamu allu circu?

Giovanni Caforio

viv@voce

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