Il 25 APRILE DEI LEITMOTIV: “IL PIANO E’ RESISTERE”

Il 25 APRILE DEI LEITMOTIV: “IL PIANO E’ RESISTERE”

Capita a una band di esibirsi in un giorno di festa nazionale, quando tutto (o quasi) si ferma per dar spazio ai festeggiamenti, come appunto può esserlo un evento musicale

Capita a una band come i Leitmotiv di esibirsi nel giorno della Festa della Liberazione, meno nota come Anniversario della Resistenza. Capita, come detto, ma nel caso specifico è più facile credere che non si tratti di una coincidenza. La band savese ha investito molto sul tema della resistenza per promuovere il suo ultimo lavoro dal titolo “A Tremulaterra”, uscito lo scorso ottobre. Glielo abbiamo sentito dire spesso ai concerti, come sui social network, quel verso contenuto nell’album, che la band ha recitato come un mantra in questi mesi: “Il piano è resistere”. Non è un caso, allora, che siano stati scelti per esibirsi e chiudere una due giorni dedicata, appunto, all’anniversario della Liberazione, organizzata dai circoli Arci di San Marzano, Sava e Maruggio.

Il tutto si svolgerà questa sera nello spiazzale del Circolo Tennis di San Marzano (TA) a partire dalle 21,00. Ad aprire il concerto ci sarà il cantautore grottagliese Non Giovanni, fresco vincitore delle selezioni provinciali del concorso Italia Wave.

Cambiano i tempi, le modalità, le dinamiche, i significati, ma un valore come quello della resistenza resta sempre d’attualità, ancor più se si pensa ad un periodo come quello che stiamo attraversando. Il piano dei Leitmotiv non è certamente quello che ha portato l’Italia e gli italiani fuori da un ventennio buio e doloroso, ma è pur sempre un piano con una sostanza e una sua verità. Quella di un percorso artistico, che parla di una band determinata a ritagliarsi con anni di fatica e merito una posizione all’interno della scena indipendente italiana. Quella personale, che racconta la storia di quattro ragazzi della provincia decisi a far sentire la propria voce e quella della loro terra, tanto rievocata nelle canzoni.

C’è poi la storia di un territorio che non si vuol abbandonare al proprio destino. La promozione di eventi culturali non può che essere il modo migliore per esorcizzare questa paura. L’aggregazione, l’attivismo, il fare per coinvolgere e contagiare, rappresentano le armi vincenti per tener viva la fiamma di una terra tanto generosa quanto spesso povera di contenuti, tanto bella e fruttuosa quanto arida di opportunità.

I nemici contro cui combattere oggi non sono quelli del 1945. Non c’è un esercito da fronteggiare, non c’è un ideale democratico da ripristinare, non ci sono macerie da raccogliere, non c’è un Paese da ricostruire. Oggi sembra di lottare contro un fantasma, quello generato dalla crisi economica, che destabilizza e mette a dura prova la tenuta di milioni di italiani. A quel punto il piano è solo uno e vale per tutti: resistere. Resistere, sino a che si ha la pazienza di farlo, anche alla luce di quanto accaduto in questi giorni nelle aule del Parlamento italiano, con una classe politica non in grado di offrire garanzie e risposte concrete, tanto meno in grado di tenere le redini del Paese.

C’è dunque un modo per resistere e lo suggeriscono i Leitmotiv con la loro musica. La cultura è un po’ come quel fantasma di cui abbiamo paura: è invisibile, si insinua sotto pelle e ha la capacità di infiltrasi ovunque. Investire e credere nella cultura, oggi, più che mai, è un atto dovuto perché i periodi di crisi passano, mentre le idee si rafforzano.

Salvatore Piccione

viv@voce

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