SAVA. CHIUSO UN BAR. MOLTI DUBBI E ALCUNE PERPLESSITA’ SU QUESTA CHIUSURA

Che qualche imbecille scriva che il bar era un abituè di criminali, è soltanto imbecille due volte!

Tutti siamo rimasti sorpresi dalla chiusura di questo nostro bar cittadino. Tutti. Anche su facebook molti savesi hanno sollevato molti dubbi e alcune perleplessità, come d’altronde li solleva anche il nostro giornale. A differenza di qualche caprone prezzolato che ama scrivere che “il bar era un abituè di criminali”, noi cerchiamo di capire il perchè di questa decisione del Prefetto di Taranto, il quale ha imposto la chiusura del bar per 30 giorni.

Si parla di controlli effettuati nell’arco di diversi mesi, a partire dal 2012 e ai mesi del 2013, e in questi controlli effettuati dal Commissariato di Polizia di Manduria e dai Carabinieri della Stazione di Sava è emerso che questa attività commerciale era diventata un luogo di ritrovo di pregiudicati con reati da grido.  Bene, se queste sono state le conclusioni a cui è giunto il Prefetto di Taranto, sarà un bene anche sapere e capire da cosa è stato determinato tutto questo. Senz’altro la proprietà farà valere le sue ragioni, credo anche in tutte le sedi. Come d’altronde le regole della nostra democrazia lo decretano.

Però, francamente, se fosse “solo” il ritrovo di criminali, condannati o in via di condanna, è ben poco questo e, a mio parere, dovrebbero essere tanti i bar che a Sava dovrebbero chiudere. Un bar è un luogo pubblico e, in genere, i gestori non possono cacciare nessuno dalla loro attività commerciale a meno che le Autorità non abbiano diffidato i “soggetti” a non andare in quel bar.  O in ultima ipotesi, da verificare poi, che ci sia la compiacenza del gestore del bar a far si che questi “soggetti” si riuniscano dentro il bar e progettano le loro attività criminali.  

Aspettiamo le motivazioni, e le prove, che hanno spinto il Prefetto di Taranto ad imporre la chiusura per 30 giorni di questo bar ma con una nota: perchè non si indaga, a Sava,  su alcune attività commerciali che fungono da copertura ad attività illecite?

Giovanni Caforio

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