COMUNICATO STAMPA. GROTTAGLIE. DONATELLI (PD): AEROPORTO ARLOTTA, AZIONE INCOMPIUTA

Il Consigliere Comunale in una lettera aperta: “Si pongano le basi per l’area cargo prima della fine della legislatura regionale”

Che ne è stato della vocazione cargo dell’Arlotta? A chiederselo è Francesco Donatelli, consigliere comunale del PD di Grottaglie che interroga alcune delle rappresentanze istituzionali pugliesi con una missiva indirizzata a Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia, Michele Pelillo, Assessore al Bilancio della Regione Puglia e, per conoscenza a Guglielmo Minervini, Assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità della Regione Puglia.

“Con la presentazione delle liste – sostiene Donatelli – il Presidente Nichi Vendola e l’Assessore Michele Pelillo sono ufficialmente candidati e, di fatto fra pochi mesi, diventeranno Parlamentari.
Sono sicuro che, prima di abbandonare il ruolo di governo della Regione Puglia sapranno continuare a dare il proprio contributo nell’interesse della Puglia, così come fatto in questi anni e ampiamente riconosciuto dai pugliesi.
Ma in questa encomiabile attività vi è un “buco nero”, un’azione di governo che è rimasta incompiuta. Mi riferisco al mancato avvio dell’aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie.
Come è noto, a seguito di un investimento di circa 200 milioni di euro è stata realizzata, anche per le esigenze dello stabilimento Alenia, la piattaforma logistica aeroportuale. L’aeroporto “Arlotta” è stato dotato così dei più moderni impianti e sistemi che consentono le operazioni di arrivo e partenza nella massima sicurezza e, dal 15 dicembre 2006, è stato aperto formalmente al traffico aereo nazionale e comunitario. Oltre ad una pista di 3200 metri, tra le più lunghe d’Italia, sono garantiti i servizi aeroportuali di handling, antincendio, rifornimento carburante, controllo del traffico aereo, informazioni volo, meteorologia, manutenzione di impianti luminosi, telecomunicazioni e radioassistenza oltre a dogana, polizia e servizio sanitario. Di conseguenza l’aeroporto di Taranto-Grottaglie fa parte del sistema aeroportuale pugliese comprendente anche gli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia. Il Piano Regionale dei Trasporti attribuisce all’aeroporto di Taranto-Grottaglie una destinazione cargo e il complementare trasporto passeggeri.
Tuttavia la comunità jonica subisce l’umiliazione a causa di un ridottissimo uso che si trasforma in un intollerabile spreco poiché lo scalo grottagliese, pur avendo la pista più lunga del sud Europa viene utilizzata, quasi esclusivamente, dall’aereo che preleva parti di fusoliera del Boeing 787 costruite nello stabilimento Alenia di Grottaglie. E ciò a causa della mancanza di investimenti che, in questi anni, sono stati negati a Taranto e, persino, dirottati su altri territori.
In questi giorni è stato presentato, dalla responsabile dell’autorità di gestione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Cynthia Fico e dall’assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini, il nuovo bando del PON “Reti e Mobilità” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sui “Regimi di aiuto al settore privato per la realizzazione di infrastrutture logistiche”. L’obiettivo dichiarato del bando è quello di “ricucire le reti integrando i collegamenti tra ferrovie, porti, interporti non solo attraverso interventi infrastrutturali ma anche attraverso l’acquisizione del know how necessario alle imprese operanti nel settore della logistica delle merci in Puglia per incrementare il proprio livello di competitività sul mercato.”
Ora mi chiedo e mi permetto di chiedervi: ma questo vale anche per la provincia di Taranto o ancora una volta è già stata esclusa? Il dubbio nasce da una ovvia domanda. Come faranno a Taranto le “imprese operanti nel settore della logistica delle merci in Puglia” ad “incrementare il proprio livello di competitività sul mercato” se la infrastruttura principale (l’aeroporto cargo) è stata per anni ignorata e non ha ricevuto i necessari investimenti?
Ma ci si rende conto che, alla luce della drammatica situazione sociale ed economica dovuta all’esplosiva situazione legata alla vicenda Ilva, puntare sull’aeroporto “Arlotta” sia una formidabile e concreta risposta (non l’unica) in termini di futuro sviluppo ed occupazione?
Per quanto sopra esposto, sicuro di interpretare il pensiero di numerosissimi cittadini, vi chiedo un ulteriore sforzo prima di rassegnare le dimissioni per assumere altri prestigiosi incarichi istituzionali confidando, ancora una volta, nelle vostre capacità di governo, ma questa volta, spero, con il cuore e lo sguardo rivolto al martoriato territorio jonico.
Sfruttate tutti i giorni, le ore e i minuti prima di quel momento per agire a favore dell’utilizzo dell’aeroporto “Arlotta” di Taranto-Grottaglie in funzione dello sviluppo di un territorio che più degli altri, in questo momento, soffre e necessita di attenzione e cure particolari.
Sono consapevole che i tempi sono ridottissimi, per rendere l’aeroporto “Arlotta” un effettivo scalo cargo, così come indicato dal Piano Regionale dei Trasporti.
Ecco perché – conclude Francesco Donatelli – vi chiedo una decisa azione tesa quanto meno ad avviare, ma in modo irreversibile, tutte le procedure burocratico-istituzionali per rendere l’”Arlotta” aeroporto cargo e farlo diventare, finalmente, strumento ed occasione di riscatto di una comunità che si sente beffata e penalizzata.”

Lascia un commento