IL VIGNETTISTA PAOLO PICCIONE PER LA 5^ VOLTA AL SALON INTERNATIONAL DU DESSIN

IL VIGNETTISTA PAOLO PICCIONE PER LA  5^ VOLTA AL SALON INTERNATIONAL DU DESSIN

La Francia si conferma patria d’adozione artistica del vignettista salentino Paolo Piccione. Infatti, dopo essere stato ospite dell’Università di St. Etienne a marzo per una due giorni di mostre e convegni sulla satira, per il 5° anno consecutivo è stato tra i protagonisti del 31° Salon International de la Caricature du Dessin de Presse et d’Humour di Saint Just Le Martel

L’evento, indiscusso rendez-vous planetario delle migliori matite satiriche provenienti da ogni parte del mondo, si è tenuto come di consueto durante l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre. La kermesse è stata impreziosita dalla presenza di oltre 200 disegnatori, da convegni, da vari eventi tematici e da un gran numero di visitatori. Ben 9 tavole satiriche di Paolo Piccione sono state esposte nei saloni del Centre International Permanent de la Caricature et du Dessin de Presse, struttura che ospita in maniera permanente moltissimi splendidi lavori provenienti da ogni parte del mondo.

Quest’anno i temi principali trattati nelle vignette di Piccione sono state le elezioni presidenziali francesi, con Sarkozy e Holland che si accusano vicendevolmente di essere amico di Berlusconi, i giochi olimpici di Londra, dove un lanciatore getta un peso rappresentato dall’euro, e di quelli che l’autore ha rappresentato come dei colossali inganni ai danni dei popoli: lo “spread” e la crisi economica europea e mondiale con particolare attenzione alla Grecia, all’Italia ed alle dittature occulte – denominate governi tecnici – instaurate negli stati per mano dei grandi banchieri internazionali.

Tra gli altri artisti italiani presenti alla manifestazione figurano Claudio Puglia, Carlo Sterpone e Sajni. Paolo Piccione, insieme agli altri vignettisti, si è esibito al pubblico ed ai visitatori realizzando vignette e caricature in estemporanea.

Questi alcuni dei commenti di Paolo Piccione in merito al soggiorno transalpino: “alcune delle cose che continuano a colpirmi, nonostante sia la quinta volta che partecipo a questa grande festa dell’arte, è il senso di serenità, di magia e di uguaglianza che regna in questo piccolo paese del Limousin. A tavola e ovunque non ci sono postazioni vip, ognuno siede dove trova posto e viene servito allo stesso modo, indipendentemente che si tratti di un famoso disegnatore francese, di un politico, di un funzionario di Stato o di un personaggio di rilievo. In Italia, purtroppo, è molto diverso, c’è sempre la ‘postazione vip’ e il solito odiosissimo ‘cerimoniale’ che riserva onori e reverenze anche all’ultimo e al più infame dei politici. Il presidente della manifestazione, Gérard Vandenbroucke, uomo capace, fattivo di grande intelligenza e lungimiranza, è il sindaco di St. Just nonché vice presidente della regione, eppure, con grande umiltà, è sempre insieme a tutti noi, gira con la propria autovettura che guida da sé e senza scorta. Se mi scappa il paragone coi vergognosi cialtroni e farabutti nostrani mi sale su una rabbia! Un’altra cosa che mi ha fatto indignare sono stati i paragoni tra il costo di alcune cose in Francia e quello in Italia. Basti pensare che lì ho fatto il pieno di diesel a 1,32 euro! Ma non solo, un’altra differenza l’ho riscontrata in farmacia, un sapone liquido di una nota marca francese in Italia l’ho pagato quasi 18 euro, lì solo 8 euro! Inoltre, la mia ragazza ha fatto incetta di una crema per la pelle che in Italia costa circa 47 euro e lì – lo stesso ed identico prodotto – solo 12 euro! Una nota negativa verso la Francia, invece, è il fatto che da ottobre in auto sia obbligatorio l’etilometro che alla fine diventa un business per chi li produce e vende, un po’ com’è avvenuto da noi con i gilet catarifrangenti. Un’altra nota negativa è per l’Argentina, da un famoso disegnatore del posto ho appreso che il nuovo governo ha imposto un limite alla possibilità di espatrio: si può andare all’estero una sola volta all’anno. A me parrebbe dittatura… ma a breve penso che da loro o da noi non farà molta differenza…”

 

Silvia Prontera

 

viv@voce

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