SAVA. ANCORA UNA DISCARICA ABUSIVA DI INERTI DA COSTRUZIONE. DOPO L’ESPOSTO, L’ INTERVENTO DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

Lunedì 10 settembre i Carabinieri di Sava, in seguito ad un mio Esposto/Denuncia hanno sottoposto a “sequestro preventivo” (contrada “Monache”) all’interno di un’ uliveto, un’area area dove in parte in superficie ed in parte interrati erano stati depositati inerti da costruzioni e tubi in amianto

I rifiuti inerti da costruzione sono classificati dalla normativa vigente come “rifiuti speciali” e in quanto tali vanno obbligatoriamente conferiti in discariche autorizzate, non attenendosi al disposto di legge i trasgressori sono perseguibili penalmente. Ad un giorno di distanza e più precisamente Martedì 11 c.m. nel corso del mio “giro quotidiano” ho avuto modo di individuare ancora una “discarica abusiva” anche questa di rifiuti inerti da Demolizione e da Costruzioni. Alcune tonnellate di questi materiali sono stati abbandonati in un’area della Zona Industriale di Sava prospiciente
alcuni capannoni industriali. Lo stesso martedì 11 u.s. ho presentato Esposto al Comando del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Manduria e nella stessa mattinata gli uomini del Corpo Forestale, da me accompagnati sul posto hanno effettuato i rilievi di legge. Oltre ai rifiuti inerti, plastica,e scarti vegetali, vi erano alcuni cartoni di ragguardevole dimensioni, usati per imballaggio di materiali dalla cui etichettatura riportante l’indirizzo del destinatario è stato possibile risalire al titolare dell’impresa destinataria di Sava.
La Forestale provvederà secondo prassi, a segnalare il sito interessato dalla discarica al Comune di Sava e nel caso in cui l’area dovesse risultare pubblica dovrà essere lo stesso Comune a provvedere alla bonifica, qualora dovesse risultare di proprietà privata la bonifica dovrà essere effettuata dai proprietari del terreno.. Il titolare dell’impresa a cui sono indirizzati i cartoni di imballo (che sempre rifiuti sono) oltre ad essere sanzionato(sanzione prevista dalla legge sino a 600 euro) sarà denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Mimmo CARRIERI